Ricevo e pubblico volentieri.
Lunedì 18 Aprile 2011 alle ore 14.15, presso l’aula BL27.1.3 del Campus Bovisa del Politecnico di Milano via Lambruschini 4, verrà presentato il progetto ESMO degli studenti del Politecnico di Milano per l’Agenzia Spaziale Europea, il cui obiettivo è costruire un satellite interamente progettato da studenti in grado di posizionarsi in orbita attorno alla Luna nel 2014.
Giovani menti per il futuro delle missioni spaziali.
Un progetto nato sui banchi dell’università verrà lanciato in orbita nel 2014. L’European Student Moon Orbiter (ESMO) è un progetto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) il cui ambizioso obiettivo è costruire un satellite interamente progettato da studenti in grado di posizionarsi in orbita attorno alla Luna.
Lunedì 18 Aprile 2011 alle ore 14:15 presso l’aula BL27.1.3 del Campus Bovisa del Politecnico di Milano, via Lambruschini, 4 si terrà il primo incontro conoscitivo con l’Associazione studentesca ESMO Propulsion Team del Politecnico di Milano.
Il progetto al momento coinvolge 21 università in 11 paesi con più di 250 studenti. L’Italia partecipa al progetto con ben tre squadre, due con sede al Politecnico di Milano e una all'Università dell'Aquila.
Gli obiettivi del progetto ESMO sono:
• lanciare una sonda progettata e costruita interamente da studenti universitari e metterla in orbita lunare;
• eseguire nuove misurazioni rilevanti per dimostrazioni tecnologiche degli strumenti imbarcati;
• acquisire immagini della luna e ritrasmetterle sulla terra a scopo scientifico e didattico, in modo che scuole e istituti superiori possano richiedere immagini di particolari zone del suolo lunare.
Il satellite lunare alloggerà anche un piccolo radar, un rilevatore di radiazioni e un radiometro a microonde passive, oltre ad un esperimento per testare un protocollo di comunicazione lunare di tipo internet.
Due le squadre del Politecnico coinvolte nel progetto. La prima Propulsion System Liquid Feed (PSLF) è composta da 25 membri e si occupa dell’alimentazione liquida dei motori (tubature, valvole, regolatori di pressione); la seconda Attitude and Orbit Control System (AOCS) dovrà invece riconoscere, attraverso componenti posti su satellite, l’orientamento dello stesso nello spazio e modificarlo opportunamente.
Surrey Satellite Technology Ltd (SSTL), prime contractor di ESA per il progetto, offre ai partecipanti la possibilità di contattare i propri tecnici ed ingegneri per avere ogni tipo di supporto tecnico sul lavoro da svolgere, oltre all’opportunità di partecipare a workshop in cui possono confrontarsi tra loro, in un ambiente internazionale, riguardo agli sviluppi presenti e futuri del progetto.
Grazie a Francesca Pierangeli, Ufficio Relazioni con i Media del Politecnico di Milano, per la segnalazione.