Parlando nel 30° anniversario del volo della prima Navetta, avvenuto il 12 aprile 1981, Bolden ha detto che il Discovery, senior orbiter della NASA, verrà esposto allo Steven F. Udvar-Hazy Center del National Smithsonian Air and Space Museum a Washington.
Come potrebbe essere allestito Enterprise all'Intrepid Sea di New York. |
"In primo luogo, qui al Kennedy Space Center, dove hanno avuto origine tutte le missioni Shuttle e tanti altri voli umani storici, metteremo in bella mostra il mio vecchio amico, Atlantis", ha detto Bolden, in piedi su un podio di fronte all’hangar dove si sta proprio terminando la preparazione di Atlantis. "Non solo gli operai che lo hanno inviato nello spazio tante volte avranno la possibilità di vederlo ancora, ma anche i milioni di visitatori che vengono qui ogni anno per vedere e toccare lo Spazio e per far parte delle emozioni di queste esplorazioni, saranno in grado di vedere ciò che è ancora una rarità, un veicolo che ha volato realmente nello Spazio.”
"Il California Science Center di Los Angeles, a pochi chilometri dal vecchio stabilimento Rockwell International in cui lo Shuttle è stato sviluppato e da cui la sua costruzione è stata gestita, sarà la nuova casa per la navetta che attualmente è sulla rampa di lancio, dove si sta preparando per la sua ultima missione, Endeavour.”
"Lo Steven F. Udvar-Hazy Center in Virginia, appartenente allo Smithsonian National Air and Space Museum, otterrà Discovery, il nostro orbiter che ha viaggiato di più. E l’Intrepid Sea, Air and Space Museum di New York City otterrà Enterprise, il nostro orbiter prototipo usato per testare l'aerodinamica del velivolo prima che potesse raggiungere lo Spazio."
La spettacolare proposta per l'allestimento di Atlantis al KSC [NASA]. |
I simulatori Shuttle saranno inviati al Planetario Adler di Chicago, all’Evergreen Aviation and Space Museum di McMinnville, Oregon, e al Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale della Texas A&M.
Il Museo del Volo di Seattle, che aveva richiesto una delle navette spaziali, riceverà una fusoliera completa di un addestratore e il Museo Nazionale della Wright-Patterson Air Force Base in Ohio, un altro candidato senza successo, vedrà assegnato un addestratore composto da un compartimento dell'equipaggio completo di muso.
I sedili del comandante e del pilota saranno esposti al Johnson Space Center di Houston, mentre il sistema di motori a razzo per la manovra orbitale (OMS) saranno inviati al US Space and Rocket Center di Huntsville, Alabama, al National Air and Space Museum di Washington e all’Evergreen Aviation and Space Museum.
Inoltre, molte piastrelle dello scudo termico saranno offerte alle scuole e alle università interessate.
"Vogliamo ringraziare tutti i luoghi che hanno manifestato interesse per uno di questi tesori nazionali", Bolden ha detto in un comunicato. "È stata una decisione molto difficile, ma è stata presa con il pubblico americano in mente. Alla fine, queste scelte miravano a fornire la maggior copertura del territorio per massimizzare il numero di persone con l’opportunità di condividere la storia e le realizzazioni del grandioso programma spaziale dedicato alla navetta NASA. Inoltre questi siti sono in grado di preservare nel migliore dei modi tali preziosi artefatti e fornire un eccezionale servizio per i visitatori, sia americani che internazionali."
Ma la decisione è stata una grande delusione per i sostenitori del Johnson Space Center di Houston, sede del centro di controllo missione shuttle e delle strutture di formazione per gli astronauti, per quelli del Museo Nazionale di Wright-Patterson e per gli altri concorrenti perdenti.
Houston ha la storia, è la quarta città più grande della nazione, ha un grande aeroporto internazionale e ha una comunità piuttosto diversificata.
E dall’altra parte il 61 per cento della popolazione statunitense vive entro un giorno di guida dal museo di Wright-Patterson, una struttura completamente aperta e libera al pubblico, cosa che alcuni dei luoghi prescelti non hanno.
Purtroppo l’hardware disponibile è quello che è, costringendo a fare delle scelte. Chi non ha ottenuto le navette non deve recriminare, sicuramente non ha fatto nulla di sbagliato. “Avremmo voluto dare uno Shuttle a ciascun richiedente,” ha aggiunto Bolden. “Semplicemente sarebbero serviti più orbiter.”
Jack Hudson, direttore del Wright-Patterson Air Force Base Museum ha stemperato gli animi ed ha semplicemente aggiunto “Rispettiamo le decisioni e auguriamo buona fortuna ai vincitori”.
1 commento:
Accidenti a leggere questo articolo ci mancava poco che afferrassi un fazzolettino dalla tasca e mi soffiassi sonoramente il naso!!!
Varrebbe la pena un viaggetto per gli States solo per trovarsi faccia a faccia con la storia e anche un pò il "futuro" (scusate l'ossimoro) di queste macchine volanti!
La cosa che mi stupisce sempre è il carico di emozioni che questi oggetti (perchè è di questo che parliamo), si portano dietro! Il frutto dell'ingegno umano hanno reso un pò umane anche queste navette!!
Basta altrimenti consumo tutto il pacchettino di kleenex!!!!
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