Riprendo questa notizia solo per mostrarvi cosa possono fare i satelliti in caso di disastri.
A questa pagina del sito ESA trovate tutti i dati aggiornati.
Attualmente oltre ai satelliti COSMO-SkyMed, vengono utilizzati anche gli Envisat, anch'essi attrezzati con i SAR, i radar ad apertura sintetica, che permettono di seguire i movimenti della crosta terrestre nelle zone colpite dal sisma.
L'immagine qui a fianco è una di quelle realizzate dal team che sta elaborando i dati. In pratica si confrontano due fotografie della stessa zona e con metodi interferometrici si verificano gli spostamenti subiti dal terreno. Considerate che ogni frangia colorata ha uno spostamento diverso dalle frange adiacenti di 28 millimetri.
Grazie a questi dati si può vedere che la città de L'Aquila si è spostata di circa 25 centimetri, e grazie a queste riprese si può verificare e localizzare i punti adiacenti con movimenti contrastanti, situazione pericolosa che può provocare frane e smottamenti, o peggio l'apertura di crepe e spaccature nel terreno.
Ah, se vi avanza un euro o due, mandate un SMS o fate una chiamata al numero 48580.
Alla Protezione Civile sanno esattamente cosa farne... ;)
Fonte: IREA-CNR.
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