Trovata la causa del fallimento del lancio Progress del 24 agosto. Il malfunzionamento del motore RD-0110, installato nel terzo stadio del vettore Soyuz-U, utilizzato in questa occasione, è identico a quello montato sul vettore Soyuz-FG, utilizzato per i lanci umani ed ha condannato la capsula carica di rifornimenti.
Ora è necessario che venga determinata con estrema precisione il guasto specifico che ha causato il malfunzionamento quindi l’inchiesta prosegue a pieno regime per avere una spiegazione dettagliata e un rimedio sicuro. E la possibilità che un guasto come questo affligga una capsula abitata è il motivo principale per cui è indispensabile che il problema venga indagato a fondo.
Nel frattempo è stato deciso di posticipare di otto giorni il rientro della Soyuz TMA-21 con i tre componenti dell’equipaggio, Andrey Borisenko, Alexander Samokutyaev e Ronald Garan, che, quindi, rientreranno in Kazakhstan il 16 settembre. Per quanto riguarda gli altri tre, Michael Fossum, Sergei Volkov e Satoshi Furukawa, resteranno da soli a bordo della Stazione, sperando che possano essere affiancati da un nuovo equipaggio prima di essere obbligati a lasciare la ISS in navigazione automatica al loro rientro, previsto per la metà di novembre.
I responsabili Roscosmos sono fiduciosi di riuscire a trovare una soluzione al più presto e poter collaudare il tutto nei prossimi due lanci non abitati del vettore Soyuz.
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