L'Iran ha annunciato il lancio in orbita del secondo satellite di propria produzione. Partito a bordo di un missile Safir mercoledì scorso, questo risultato è in grado di preoccupare i governi occidentali perché prova che le capacità iraniane nel campo dei missili a lunga gittata stanno maturando.
Il satellite, chiamato Rasad, riprenderà immagini della Terra e le trasmetterà alle stazioni di Terra, questo secondo l'agenzia di stampa della Repubblica Islamica.
Rasad, che significa “osservazione”, pesava circa 15,5 kg al lancio e l’ora del decollo non è stata divulgata, ma probabilmente è avvenuto intorno alle 0930 UTC da una remota base militare nel nord dell'Iran.
L'Iran dice che utilizzerà il satellite per monitorare l'ambiente, ma potrebbe essere un banco di prova per i futuri carichi da ricognizione militare. Il paese prevede nuovi satelliti da lanciare nei prossimi mesi e anni, tra cui uno chiamato Fajr e dotato di una fotocamera con migliori prestazioni nell’osservazione della Terra.
Dopo il lancio sono stati effettivamente osservati due nuovi oggetti in orbita, probabilmente il satellite e parte del suo vettore.
Il satellite Rasad è posto in un'orbita ellittica con altitudini che variano tra 240 e 290 km. L’angolo di inclinazione dell'orbita è 55,7 gradi.
Questo lancio segue il successo di Omid, il primo satellite lanciato dall'Iran nel febbraio 2009, anch’esso portato in orbita da un razzo Safir.
Il Safir è un vettore lungo 21 metri, misura circa 1,3 metri di diametro ed è probabile che derivi da un missile Shahab aggiornato.
L'Iran ha anche affermato che lancerà una capsula spaziale con una scimmia su un volo suborbitale entro la fine dell'anno. Ha già inviato animali più piccoli nello spazio su un breve volo nel mese di febbraio e hanno inoltre annunciato i piani per sviluppare un razzo più potente, costruire e lanciare satelliti avanzati e addirittura un astronauta nello spazio entro il 2024.
2 commenti:
ma pesa cosi poco??
Eh sì, è un piccolo satellite.
Del resto per riuscire ad arrivare in orbita stabile con l'equivalente di un missile balistico, non è che ci sia molto carico disponibile...
La cosa più interessante è proprio la possibilità raggiunta dall'Iran di miniaturizzare in così poco peso tutta l'avionica necessaria per gestire il volo spaziale e il sistema di ripresa delle immagini.
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