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martedì 10 maggio 2011

STS-134 confermato il 16 maggio.

Approvata ieri 9 maggio la data per il lancio della navetta Endeavour nella sua missione finale. Dopo aver completato le riparazioni nel sistema di riscaldamento dei combustibili delle APU, siamo nuovamente pronti per il lancio e quindi la data del 16 maggio diventa ufficiale.


L’ora prevista sono le 8:56:26 della Florida, equivalenti alle 1256:26 UTC e 14:56:26 italiane. L’equipaggio composto dal comandante Mark Kelly, il pilota Gregory H. Johnson e gli specialisti di missione Michael Fincke, Gregory Chamitoff, Andrew Feustel e il nostro Roberto Vittori, sta completando l’addestramento a Houston e giungerà al KSC giovedì prossimo.

A causa di questo ritardo anche il lancio di Atlantis scivolerà avanti di qualche giorno rispetto alla precedente previsione del 28 giugno, assestandosi su una data intorno al 15 luglio. Verrà definita in un secondo tempo, non appena si potranno quantificare i danni alla rampa dopo la partenza di Endeavour e i tempi di preparazione della STS-135.
La nuova timeline della missione prevede l’attracco alla ISS alle 1015 UTC del 18 maggio; quattro attività extraveicolari per i giorni 20, 22, 25 e 28 maggio; il 30 maggio mollerà gli ormeggi alle 0352 UTC e atterrerà al KSC alle 0632 UTC del primo giugno.

Nota strana, non riesco a trovare notizie riguardanti la deroga autorizzata al distacco per il rientro della Soyuz TMA-20, che il 23 maggio riporterà a Terra i tre componenti della Expedition 27, Dmitry Kondratyev, Paolo Nespoli e Catherine Coleman. Dev’essere stata autorizzata esplicitamente, dato che il divieto di manovra per gli altri veicoli spaziali intorno alla ISS quando uno Shuttle è ormeggiato è ancora valido, ma forse è stato dato per scontato a causa del traffico di capsule che è continuamente presente intorno all’avamposto orbitale.
Oltretutto i tre componenti della Exp.27 dovranno seguire degli slittamenti nelle ore di sonno rispetto agli altri astronauti presenti a bordo della Stazione dato che si dovranno “sincronizzare” con l’orario di rientro. Di conseguenza anche le procedure di bordo saranno adattate per l’occasione e a causa di tutti questi problemi la durata della missione è stata portata a 13+2+1 giorni, estendendo così al massimo la durata nominale e permettere di non sovraccaricare gli astronauti di lavoro.

Speriamo che sia la volta buona.

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