Il comandante Mark Kelly ha ripreso l’addestramento per la missione STS-134 dopo che era stato costretto ad interrompere a causa dell’attentato di cui era rimasta vittima la moglie, Gabrielle Giffords, a Tucson durante un incontro pubblico.
La NASA non ha fatto alcuna pressione su Kelly e il ritorno alla missione è stato una sua scelta soprattutto in base all’ottima risposta della moglie alla riabilitazione.
Nei primi quattro mesi di missione, il Kepler Space Telescope ha già identificato 1235 possibili pianeti orbitanti attorno ad altre stelle della nostra galassia, 68 dei quali con una massa assimilabile a quella della Terra e 5 di essi si trovano nella fascia orbitale dove la possibile temperatura superficiale potrebbe essere compatibile con l’acqua liquida.
In particolare per un sistema, battezzato Kepler 11, sono stati confermati ben sei pianeti, tutti orbitanti attorno alla propria stella a distanze inferiori a quella di Venere rispetto al Sole. Ovviamente questo dimostra che, a causa del metodo di rilevazione dei pianeti, sono molto più semplici da individuare quelli più grandi e quelli più vicini alla stella, in grado cioè di permettere di riconoscere diversi passaggi davanti alla luce del loro Sole. Infatti Kepler “vede” i pianeti registrando la diminuzione della luminosità quando passano davanti alla stella a cui appartengono. Considerate soprattutto che l’effetto della Terra che passa davanti al Sole, quando visto da grande distanza, corrisponderebbe ad una diminuzione di luminosità di 84 parti per milione. Questo per darvi l’idea della precisione degli strumenti montati su Kepler.
Orbital Sciences Corporation ha stipulato un accordo per la messa in orbita di 81 satelliti Iridium Next. Thales Alenia Space ha invece ottenuto l’incarico per la produzione di questa nuova costellazione, per un contratto di 2,1 miliardi di dollari.
A bordo di questi nuovi satelliti ci sarà posto per un payload ausiliario a disposizione per tutti coloro che vorranno utilizzarlo. Si tratta di un punto di attacco che potrà portare circa 50 kg, con una alimentazione di 50W continui e con una banda di trasmissione dei dati di circa 1 Mbyte/s. In questo modo Iridium potrà rientrare parzialmente dei costi che un tale sistema satellitare comporta.
Nessun commento:
Posta un commento