Resta unico il successo giapponese di alcuni mesi fa quando con il lancio della sonda venusiana Akatsuki, veniva inviata anche una vela perfettamente funzionante chiamata Ikaros.
Lunedì scorso un veicolo simile della NASA, chiamato NanoSail-D è stato lanciato dal satellite FASTSAT (Fast, Affordable, Science and Technology Satellite) per mezzo di un dispositivo a molla.
Una rappresentazione artistica di NanoSail-D [NASA]. |
La partenza è avvenuta alle 0631 UTC e l’apertura del telo della vela doveva avvenire esattamente 24 ore dopo. In realtà è stato immediatamente perso il contatto con NanoSail-D e dopo alcuni giorni di analisi i tecnici sono addirittura incerti sul fatto che FASTSAT l’abbia effettivamente rilasciato. Tutti gli indizi danno come confermato il lancio, ma della vela (che doveva raggiungere una superficie di circa 9 metri quadrati) non c’è traccia.
La NASA ha quasi perso le speranze e purtroppo questo fallimento vale doppio dato che un primo esemplare di NanoSail-D andò distrutto nel 2008 per un fallimento del lancio.
3 commenti:
Questa NASA comincia fare acqua un pò da troppe parti...Che sia l'inizio della fine degli enti spaziali pubblici?
Sbaglio o avevano incasinato anche il "nostro" satellite al guinzaglio ?
@anonimo:
La fine degli enti spaziali pubblici sarebbe la fine dell'astronautica di esplorazione.
Nessuna ditta privata spenderebbe mai dei soldi per mandare una sonda in giro per il sistema solare.
Al massimo si limiterebberro a lanciare satelliti per telecomunicazioni o telerilevamento. Comunque solo satelliti applicativi e non ci sarebbero neanche quegli ingenti investimenti in ricerca astronomica o studio della Terra tramite satelliti.
L'esplorazione astronautica è costellata di fallimenti, anche con dispendio di vite umane, e questa missione è poca cosa sia come investimenti che come impegno tecnologico rispetto a un volo shuttle o a una missione come Cassini.Speriamo ci sia la possibilita di ripeterla per la terza volta.
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