Il 5 dicembre scorso un vettore Proton non riusciva a completare la sua missione di inserimento in orbita dei tre satelliti Glonass presenti nella sua stiva di carico.
La conseguenza, oltre alla perdita del carico, precipitato nell'Oceano Pacifico, è stata l'immediato blocco dei lanci Proton in attesa di chiarire le cause dell'incidente.
Il lancio sfortunato [Roscosmos]. |
Dalle analisi dello sfortunato volo di una settimana fa, è emerso che la causa del problema è stato un sovraccarico dell'upper-stage.
Il nuovo stadio orbitale (il quarto stadio del vettore che si attiva dopo l'inserimento in orbita) era al suo primo utilizzo e si chiamava Block DM-03. A causa di un incredibile errore, in rampa sono stati caricati propellenti in eccesso e precisamente la quantità necessaria per il vecchio modello di upper-stage, il Block DM-02.
Purtroppo la differenza non era marginale e si attestava su 1,6 tonnellate, ragion per cui, calcolata la spinta per il carico inferiore, non è stato possibile raggiungere l'orbita prevista. L'errore deriva dal fatto che il nuovo modello ha dei serbatoi più grandi e le istruzioni provenienti da RKK Energia, costruttore dello stadio, riportavano lo stesso livello percentuale di riempimento dei serbatoi, portando così al sovraccarico.
Il prossimo lancio è previsto il 19 dicembre prossimo venturo e porterà in orbita il satellite KA-SAT di Eutelsat. Motivo in più per essere tranquilli è l'uso di un altro stadio orbitale, il Briz-M. Da parte di ILS ci potrebbe essere qualche ritardo nella preparazione dato che Roscosmos aveva bloccato tutte le operazioni sui Proton, ma eventualmente una nuova data verrà stabilita a breve.
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