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giovedì 9 settembre 2010

Notizie da Marte.

Phoenix.
Le analisi dei risultati ottenuti dalla sonda, confrontati con quelli delle precedenti missioni Viking hanno (forse) svelato un mistero che permaneva da 30 anni.
Quando i Viking analizzarono il terreno, rilevarono l'assenza di sostanze organiche (a base carbonio), cosa che stupì i ricercatori, ma vennero identificati clorometano e diclorometano.
La notizia era curiosa, anche perché le sostanze organiche erano già presenti nei meteoriti, ma non venne ulteriormente approfondita. I due composti di cloro vennero archiviati come probabili residui di lavaggio delle sonde prima del lancio.

Ma se ricordiamo bene, Phoenix ha rilevato la presenza di perclorato. Se riscaldiamo (come hanno fatto tutte le sonde che sono scese su Marte) ad alta temperatura un terreno con sostanze organiche e perclorato, otteniamo proprio la distruzione del legame carbonio e la creazione di clorometano.
Grazie alla rilevazione del perclorato da parte di Phoenix, siamo ora in grado di capire che anche i Viking avevano già trovato le stesse componenti rilevate nell'ultima missione e che nel suolo marziano sono presenti sostanze organiche.
Attenzione: non è detto che ci sia o che ci sia stata la vita come la conosciamo noi, ma che sono presenti alcuni "mattoni" base per lo sviluppo della vita.
Attendiamo ora le analisi che effettuerà Curiosity, il prossimo grande rover che dovrà scendere su Marte nel 2012. A lui anche la determinazione del rapporto secondo cui sono presenti gli isotopi di Cloro: se su Marte fosse uguale a quello terrestre (3 a 1) avremmo la conferma che il cloro rilevato dai Viking non era di origine terrestre, mentre se fosse diverso torneremmo all'ipotesi della contaminazione.

MER-A Spirit.
Risulta ancora fermo e inattivo. Il Controllo Missione sta aspettando che esca dall'ibernazione e riprenda i contatti con Terra.

MER-B Opportunity.
Ha superato i 23 km percorsi su Marte e ha superato anche la metà strada percorsa verso il cratere Endeavour. Esegue spostamenti giornalieri compresi fra gli 80 e i 110 metri riuscendo a "macinare" moltissima strada.

Al Sol 2355 (8 settembre 2010), la produzione di energia solare è stata di 572 watt-ora con l'opacità atmosferica (Tau) di 0,371 e il fattore polvere sui pannelli era di 0,732. L'odometria totale era di 23'073,69 metri

In foto si vede in lontananza il bordo della destinazione di Opportunity: il grande cratere Endeavour di 22 km di diametro.
Fonte: JPL.

2 commenti:

Francesco Troccoli 2 ha detto...

Ciao, potresti spiegarmi perché "se il rapporto secondo cui sono presenti gli isotopi di Cloro su Marte fosse uguale a quello terrestre (3 a 1) avremmo la conferma che il cloro rilevato dai Viking non era di origine terrestre, mentre se fosse diverso torneremmo all'ipotesi della contaminazione" ? Grazie!

Luigi Morielli ha detto...

Ciao.
Semplicemente perché gli isotopi rilevati dai Viking erano in rapporto 3 a 1, come per il cloro terrestre.
Se con le rilevazioni che farà Curiosity si scoprirà che il cloro nativo di Marte ha una diversa distribuzione degli isotopi, avremmo la certezza che il cloro rilevato negli anni '70 era di origine terrestre.

Spero di essermi spiegato meglio...