La sonda europea Mars Express ha appena effettuato un passaggio a meno di 70 km di distanza da Phobos, satellite naturale di Marte.
È il flyby più vicino alla luna di Marte che sia mai stato effettuato ed è stata anche un'ottima occasione per sondare il campo gravitazionale del piccolo corpo celeste, soprattutto per capire le sue origini e la sua composizione che risulta decisamente interessante per la bassa densità media: è come se il materiale che compone Phobos sia poroso, che contenga molto ghiaccio d'acqua o come se questo grosso sasso possa essere cavo.
A questo satellite del pianeta rosso che ha una forma simile ad una grossa patata, è stato dato il nome greco della parola "paura" (infatti in lingua italiana derivano le varie "fobie") e le sue dimensioni sono decisamente ridotte: il suo asse maggiore è di poco inferiore ai 27 km. Le ipotesi sulla formazione di Phobos spaziano dall'asteroide o dalla cometa catturata, dall'addensamento di materiale marziano scagliato in orbita da un enorme impatto fino alla formazione contemporanea a Marte.
Studiando con estrema precisione la traiettoria della sonda, questo transito ravvicinato permetterà di individuare le eventuali singolarità nella disposizione del campo gravitazionale della piccola luna. Eventuali asimmetrie evidenzierebbero zone più dense o meno dense.
In base ai dati esistenti, l'interno di Phobos potrebbe essere cavo per una percentuale che va dal 10 al 40%, ma potrebbe contenere acqua ghiacciata per una percentuale progressivamente maggiore, rendendo questo scoglio spaziale una sede ideale per un avamposto terrestre destinato all'esplorazione marziana. Trovare acqua sul posto significherebbe doverne portare meno da Terra e alleggerire immediatamente il peso di una missione. Anche la creazione di una base permanente sarebbe molto facilitata.
Il passaggio di ieri sera è iniziato alle 2020 UTC, momento in cui gli orologi atomici del centro di controllo hanno iniziato ad inviare il segnale di sincronismo per la tracciatura precisa della sonda. I segnali impiegavano sei minuti e 34 secondi a giungere su Mars Express e quindi tornavano a Terra dopo 13 minuti e 8 secondi. Tutti i dati relativi alla traiettoria sono stati ricevuti con successo.
Il prossimo passaggio ravvicinato avverrà domenica con un flyby a poco più di 100 km di quota. In quel transito verrà attivata anche la fotocamera stereoscopica ad alta risoluzione. Prepariamoci quindi per immagini mozzafiato!!
In foto un'immagine ripresa dallo strumento HiRISE del Mars Reconnaissance Orbiter, quando passò a 6800 km da Phobos il 23 marzo 2008. Sulla destra si vede chiaramente il grande cratere da impatto chiamato Stickney.
Fonte: JPL/NASA.
2 commenti:
Una base spaziale su Phobos? Wow!
Allora vuol dire che faremmo meglio ad andare direttamente su Marte piuttosto che sulla Luna!
La sola idea di una base spaziale su Marte o nei dintorni mi emoziona in maniera indescrivibile!
Certo, se si dovesse scegliere preferire una base di superficie su Marte piuttosto che sulle sue lune, anche perchè la gravità delle sue lune è talmente debole che non so come potremmo atterrare su di esse! E poi, dopo la cancellazione di Ares, come arriveremo fin là? L'unica alternativa sarebbe la riproposta del Saturn V!
ci sarà un live stream sul sito ESA x caso?
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