È partito dallo spazioporto di Kourou nella Guyana Francese il quarto lancio del vettore europeo Ariane V che ha portato in orbita geostazionaria due satelliti per telecomunicazioni.
JCSAT-12 è stato rilasciato dopo 27 minuti dalla partenza ed è un satellite di backup della costellazione giapponese SKY Perfect JSAT. Il suo lancio è stato deciso dopo il fallimento del lancio del JCSAT-11 il 5 settembre 2007, quando il razzo Proton partito da Baikonur ha avuto un malfunzionamento facendo precipitare il carico sulla Terra.
Questo satellite del peso di 4 tonnellate è dotato di 30 transponder in banda Ku e 12 in banda C. Basato sulla piattaforma A2100 della Lockeed Martin, ha una vita prevista di 15 anni e servirà Giappone, Hawaii, Oceania e tutta la costa Pacifica dell'Asia.
Optus D3 è stato rilasciato 34 minuti dopo il lancio ed è basato sulla piattaforma STAR-2 della Orbital Sciences Corporation. Gestirà i canali trasmissivi diretti di TV, Internet e telefono per la zona dell'Australia e della Nuova Zelanda. Del peso di 2500 kg ha un potenziale energetico di 5 kW per alimentare 32 Transponder gestendoli per mezzo di due antenne da 2,3 m di diametro.
Anch'esso lavorerà per 15 anni nella posizione 156°Est.
Il vettore era nella versione 5-ECA e i due satelliti erano separati da un dispenser SYLDA. Il decollo è avvenuto alle 2209 UTC dalla torre ELA-3 (Ensemble de Lancement Ariane).
Ulteriori informazioni e il video del lancio qui.
In foto il lancio.
Fonte: Arianespace.
2 commenti:
Ti passo due link sulla morte del programma spaziale americano:
http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/scienze/luna/obama-stacca-spina/obama-stacca-spina.html
http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/scienze/luna/nasa-fondi/nasa-fondi.html
Luigi che ne pensi?
Prima cosa dico che La Repubblica non è il testo più indicato per recuperare notizie sullo Spazio... ;)
Comunque, detto questo, i due articoli riportano in modo molto romanzato e generalista quello che sapevamo già sul futuro dell'esplorazione spaziale, con le notizie che provengono dai risultati della Augustine Commission.
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