E' stabilito per il 24 febbraio a bordo di un vettore Taurus XL della Orbital Sciences Corporation il lancio del satellite OCO (Orbiting Carbon Observatory).
Si occuperà del monitoraggio dall'orbita della quantità e delle variazioni di diossido di carbonio nell'atmosfera terrestre. Riuscendo a seguire differenze dello 0,5% per ogni zona, potrà controllare la distribuzione, i flussi e soprattutto le zone da cui l'anidride carbonica viene principalmente prodotta e consumata.
Pesa circa 400kg e si inserirà su un'orbita circolare a 700 km di quota.
La sua vita prevista è di 2 anni.
Speriamo che sia la volta buona: il lancio è già stato rinviato 4 volte, il 15 dicembre, il 15 gennaio, il 30 gennaio ed anche la data del 23 febbraio è slittata al giorno dopo.
Il vettore lascerà la rampa 576 di Vandenberg alle 10:50 CET (italiane). La finestra di lancio durerà 9 minuti.
Nell'immagine una rappresentazione artistica del satellite.
Fonte: NASA.
2 commenti:
Ciao, complimenti per il blog!
per favore mi togli una curiosità?
ma non sono pochi 2 anni di vita per un satellite?
Grazie per i complimenti!
Per la tua domanda, considera che quando si costruisce un satellite o una sonda si fanno calcoli per l'ammortamento del veicolo e in base a calcoli più finanziari che scientifici si stabilisce un termine di missione corrispondente al completamento dei compiti scientifici di base. Tutto quello che si riesce a sfruttare dopo il termine stabilito, che viene chiamato 'missione estesa' è un 'di più', per il quale occorre comunque stanziare delle cospicue quantità di denaro per il controllo missione e per la ricezione ed elaborazione dei dati.
Considera ad esempio la missione dei MER Spirit ed Opportunity che rispetto alla missione originaria di 90 giorni hanno già superato i 5 anni.
Le durate 'reali' vengono date invece per i satelliti per telecomunicazioni, dato che i costi devono essere commercialmente distribuiti su tutta la vita reale del veicolo per mantenerli bassi e concorrenziali.
Saluti!
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