Effettuata la raccolta di terreno dallo strato intermedio fra la superficie e il substrato ghiacciato. Il campione è stato inserito in uno dei forni di cottura per l’analisi.
Il campione "Burning Coals" proviene dallo scavo "Burn Alive 3" ed è composto da circa mezza tazza da tea di terreno raccolto fra i 3 centimetri dalla superficie e 1 centimetro dal substrato gelato.
I dati ricevuti da Phoenix hanno confermato che il braccio robotico ha scaricato il materiale al disopra dell’apertura della cella numero 7 del TEGA e che una quantità sufficiente per le analisi ha raggiunto la cella di cottura. Sono già stati inviati i comandi di chiusura della cella e di inizio dell’aumento della temperatura fino al primo livello, cioè 35°C.
Lo scopo di questo primo riscaldamento è la verifica della presenza di ghiaccio nel campione. Il passo successivo è il riscaldamento a 125°C per asciugare il campione. L’ultimo passo è il riscaldamento a 1000°C per capire la composizione studiando i gas che vengono prodotti.
“Ci aspettiamo che il campione sia molto simile ai precedenti” ha detto William Boynton della University of Arizona, ricercatore capo del TEGA. “una delle cose che stiamo cercando è un rilascio di ossigeno che potrebbe significare la presenza di perclorato.”
Il perclorato è già stato trovato in un campione analizzato nel MECA (Microscopy, Electrochemistry, and Conductivity Analyzer) e la sua presenza è stata rilevata in un saggio proveniente dallo scavo "Dodo-Goldilocks" e in uno proveniente da "Rosy Red". Le conferme dovrebbero arrivare da un campione prelevato da quest’ultimo scavo ed inserito nel forno numero 5 del TEGA la settimana scorsa.
Il campione appena inserito nella cella 7 completa un’analisi stratigrafica su tre diversi livelli di profondità della superficie marziana.
“Vogliamo capire la struttura e la composizione del suolo attraverso l’analisi degli strati per comprendere gli spostamenti dell’acqua, sia liquida che vapore, fra lo strato superficiale e quello profondo ghiacciato” ha detto Ray Arvidson della Washington University di St. Louis, leader delle attività del team scientifico di Phoenix.
Situazione meteorologica del Sol 83: soleggiato con atmosfera trasparente e temperatura massima -29°C e minima -83°C.
In foto: gli sportelli quasi completamente aperti del forno numero 7 del TEGA con il materiale d’analisi ammucchiato sopra alla griglia di accesso.
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