Alle 7:20:59 ora italiana di oggi 16 luglio un vettore Zenith 3SL lasciava la rampa di lancio Odyssey della Sea Launch posizionata in acque equatoriali a circa 2250 km a sud delle isole Hawaii, per portare in orbita il Satellite EchoStar 11 della DISH Network.
Il razzo ucraino aveva montato uno stadio orbitale russo Block DM-SL che è stato rilasciato perfettamente circa otto minuti e mezzo dopo il decollo. Ad una prima accensione di quattordici minuti ed una pausa di mezz’ora è seguita una seconda spinta di sette minuti prima di sganciare il carico pagante di 5511 kg su un’orbita ellittica con apogeo di 35'400 km. A quel punto la missione era terminata e il veicolo si trovava sopra l’Oceano Indiano.
“Che lancio eccezionale”, ha detto Kjell Karlsen, il nuovo presidente della Sea Launch. “È il mio primo lancio da presidente, ho ancora le ginocchia che tremano”.
Il satellite ha poi utilizzato il suo motore per circolarizzare l’orbita e posizionarsi nella ubicazione definitiva, a 110° ovest, da cui lavorerà per i prossimi 15 anni.
L’Echostar 11 ha una potenza di 20kW ed è stato costruito dalla Space Systems/Loral di Palo Alto in California. Ha a bordo una serie di transponder in banda Ku per trasmissioni televisive.
“Alla Space Systems/Loral siamo i leader della trasmissione satellitare ad alta potenza e con questo modello diamo slancio alla trasmissione diretta all’utente finale”, ha detto Hampton Chan, direttore esecutivo dei sistemi satellitari avanzati.
La rete DISH ha perso il satellite AMERICOM 14 all’inizio di quest’anno a causa del malfunzionamento di un razzo Proton e quindi c’era un po’ di apprensione per questo lancio.
Questa volta però è andato tutto liscio e la stazione di tracciamento australiana ha preso il controllo del satellite esattamente al momento stabilito. È stata la terza volta che Sea Launch inviava in orbita un satellite EchoStar, dopo l'EchoStar 9 nel 2003 e l'EchoStar 10 nel 2006.
“Siamo fieri di avere un ruolo nel successo di DISH Network, e li ringraziamo per la loro fiducia nei nostri sistemi e nel nostro team”, ha aggiunto Karlsen.
Questo è un anno molto impegnativo per Sea Launch e dopo i 4 lanci già eseguiti ne seguiranno altri due nei prossimi mesi, uno dei quali sarà il Galaxy 19. A questi si aggiungono anche un paio di lanci della sussidiaria Land Launch che utilizza il Cosmodromo di Baikonur.
Foto: Sea Launch.
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