La sonda NASA Cassini ha campionato e riconosciuto della materia organica con lo spettrometro di massa durante il suo recente incontro ravvicinato con la grande luna di Saturno, Encelado.
Ha sfruttato il passaggio di una stella, Zeta Orionis, dietro la serie di pennacchi che scaturivano dal polo sud del satellite.
Ne ha trovato traccia in una eruzione di un geyser il 12 marzo scorso.
Gli ultimi due passaggi sono stati a circa 50 km di quota e a circa 200 km di quota, quando ha attraversato il pennacchio di un geyser.
Gli scienziati sono estremamente sorpresi che questo satellite naturale sia così attivo, caldo e con materiale organico.
Una nuova mappa termica della superficie evidenzia temperature superiori a quanto conosciuto. In più gli scienziati hanno notato che la materia organica assomiglia molto alle tracce trovate sulle comete.
Encelado è molto distante dal concetto di cometa. Queste ultime hanno una coda prodotta dalla radiazione solare e si muovono in una orbita intorno al sole mentre Encelado ha una fonte di calore autonoma interna
I getti di vapore hanno inoltre esercitato una spinta sulla sonda permettendo un calcolo approssimato della loro densità, risultata di circa 20 volte superiore al previsto.
Inoltre le zone polari del satellite, ricoperte delle cosiddette formazioni tigrate hanno dimostrato che nelle strisce, dove tendono a sprigionarsi i geyser, è stata rilevata una temperatura di 115 gradi centigradi superiore al resto della luna che si attesta mediamente intorno ai -200°C.
Si ipotizza quindi che sia in atto una discreta attività vulcanica su Encelado che scalda le zone sottostanti alla superficie ghiacciata.
Tutto questo, cioè la presenza di acqua liquida, con attività vulcanica e la presenza di molecole organiche, chiudono il cerchio sulle condizioni per lo sviluppo della vita, che potrebbe essere presente in colonie batteriche o microscopiche alghe.
Fra Titano, Encelado ed ovviamente la Terra, abbiamo già nel nostro insignificante Sistema Solare diversi esempi di possibili habitat per lo sviluppo della vita: pensando a quanti milioni di sistemi stellari esistano già solo nella nostra Galassia, è lecito aspettarsi che la vita sia molto diffusa nell’Universo…
La missione Cassini-Huygens è un progetto in cooperazione fra NASA, la
European Space Agency e l’Agenzia Spaziale Italiana ed è gestita dal JPL per il Direttorato delle Missioni Scientifiche della NASA.
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