Time machine.

International Space Station Europa Centrale Kennedy Space Center - Florida Baikonur - Kazakhstan Kourou - French Guyana

lunedì 12 aprile 2021

12 aprile, tutto cominciò oggi...

Oggi si festeggiano due avvenimenti fondamentali nell'esplorazione spaziale.

Sessanta anni fa, nel 1961, Jurij Alekseevič Gagarin era il primo uomo a raggiungere l'orbita terrestre.
I quotidiani costavano 40 lire e titolavano "L'era spaziale è arrivata: gli uomini possono conquistare il cosmo!".
Quel volo iniziato alle ore 9:07 di Mosca, sulla capsula Vostok 1 (Oriente 1) del peso di 4,7 tonnellate, compie un'intera orbita ellittica attorno alla Terra, raggiungendo una massima distanza (apogeo) di 302 km e una minima (perigeo) di 175 km, viaggiando a una velocità di 27'400 km/h. Gagarin guardando fuori dall'oblò esclamò "la Terra è blu… è bellissima".
Dopo 88 minuti, senza poter comandare la capsula e guidato da un sistema automatico controllato dalla base, la capsula accende i retrorazzi per permettere il rientro nell'atmosfera terrestre. Una volta in atmosfera Gagarin viene espulso dall'abitacolo e si paracaduta a terra. La missione termina alle 10:20 ora di Mosca, in un campo vicino alla città di Takhtarova nel Kazakhstan.
Questo evento diede una tale spinta alla sfida verso lo spazio che stimolò una accelerazione impressionante nei programmi spaziali che porteranno gli USA sulla Luna nel giro di soli otto anni.
Gagarin venne insignito della Stella di Eroe dell'Unione Sovietica.
Morì in un incidente aereo il 27 marzo 1968 e le sue ceneri riposano al Cremlino.
Come tutti gli anni oggi in tutto il mondo si festeggia la Yuri's Night per ricordare l'evento.




Ma non finisce qui.
Quarant'anni fa, nel 1981, parte dal Kennedy Space Center un veicolo rivoluzionario, Lo Space Shuttle Columbia.
I quotidiani costavano 400 lire e titolavano "In orbita con l'aereo: oggi lo spazio è a portata di mano!".
Il lancio avvenne alle 12:00:03 UTC e la missione STS-1 (Space Transportation System) dimostra le incredibili potenzialità di un veicolo che decolla come un razzo, viaggia nello spazio come un'astronave, rientra come una capsula e atterra come un aereo...
Fu il primo volo di un veicolo riutilizzabile, il primo volo umano USA con razzi a combustibile solido, il primo volo di uno spazioplano e il primo caso USA di volo umano su un veicolo spaziale mai testato prima in orbita.
Dopo 37 orbite il Columbia è atterrato sulla pista 23 della base californiana di Edwards alle 18:20:57 UTC del 14 aprile: iniziò qui l'avventura della più complessa macchina mai costruita dall'essere umano.
Purtroppo i vari compromessi nel progetto portarono ad alti costi, ma soprattutto a due incidenti che fecero chiudere il programma dopo oltre trent'anni e 135 missioni, ma non prima di aver segnato parecchie pietre miliari dell'esplorazione spaziale. 
Due su tutte: Hubble Space Telescope e la International Space Station.

domenica 11 aprile 2021

Notiziario 2021-04 - SpaceX

Space Exploration Technologies Corporation News

Starship

Test eseguito per SN10. Apparentemente sembrava andato tutto bene, con il primo atterraggio riuscito, ma pochi minuti dopo lo spegnimento dei motori un’improvvisa esplosione alla base di Starship la distruggeva completamente. Rivedendo l’atterraggio però si è notato che in realtà SN10 era atterrata sulla piazzola in modo un po’ violento danneggiando qualcosa nella struttura (infatti non appariva esattamente verticale) con una conseguente perdita di propellenti e botto finale.


L'esplosione avvenuta dopo l'atterraggio [NSF]


Anche SN11 ha eseguito il test, alle 8:00 locali del 30 marzo in una fittissima nebbia che ha permesso di vedere solo il bagliore dell’accensione del motore e dopo circa 6 minuti un bagliore molto più accentuato seguito dal rombo di una serie di esplosioni e una pioggia di detriti evidenziando il nuovo fallimento del test. Anche stavolta il problema pare nella riaccensione dei motori al termine del volo planato di rientro.

E SpaceX comunque non si perde d’animo, dato che il prototipo SN15 è già in rampa con “centinaia di miglioramenti e aggiornamenti” come ha detto lo stesso Elon Musk in un Tweet. Quindi per aprile avremo probabilmente un nuovo test. 

Parte del relitto del muso di SN11
dopo che la nebbia si era diradata [RGV]


giovedì 8 aprile 2021

Notiziario 2021-04 - Luna

Cronache seleniche

Chang’e 4                                                  

L’8 marzo è iniziato il ventottesimo giorno lunare per la coppia Chang’e-4 / Yutu-2 ed è terminato il 20 marzo rispettivamente alle 1800 UTC e alle 0909 UTC. Attualmente il rover Yutu-2 ha già percorso 682.77 metri sulla superficie selenica e si trova a 455 metri di distanza dal veicolo madre.

Inizio del ventinovesimo giorno lunare il 5 aprile per Yutu-2 e il giorno dopo per il lander.

Per le comunicazioni con la Terra continuano ad utilizzare il satellite ripetitore Queqiao che si trova in orbita halo attorno al punto lagrangiano 2 del sistema Terra-Luna.


Una delle immagini inviate da Yutu-2 [CNSA/CLEP]


Chang’e 5

Dopo aver recuperato oltre 1700 g di terreno lunare, la sezione rimasta in orbita della sonda ha terminato il 15 marzo il trasferimento nel punto lagrangiano L1 del sistema Sole-Terra e si è inserita in una orbita halo per una missione estesa di osservazione e test. Il lander invece ha terminato le sue operazioni e si è spento nel dicembre scorso.


mercoledì 7 aprile 2021

Notiziario 2021-04 - Marte

Cronache marziane

Mars Science Laboratory.

Cratere Gale, Marte – Sol 3075 (1 aprile 2021). Foto raw inviate a Terra: 780’577. Distanza Percorsa sulla superficie 24,86 km.

Il grande rover sta salendo lungo le pendici del Monte Sharp, una formazione rocciosa alta 4800 metri posta al centro del cratere Gale, dove è atterrato oltre otto anni fa.

 

Curiosity si sta muovendo intorno al “Mont Mercou”, una formazione rocciosa che merita di essere studiata e a questo proposito si è approfittato per riprendere due panorami separati in modo da avere una immagine stereoscopica del monte. Questa possibilità permette di studiare in maniera diversa dal solito la morfologia del soggetto potendo così estrarre altre informazioni che solitamente non sono rilevabili dalle immagini d’insieme.

 

Nei Sol passati MSL ha dovuto affrontare i primi disagi (non parliamo ancora di problemi per ora) dovuti alla progressiva diminuzione del rendimento del generatore termoelettrico a radioisotopi (l’RTG) e di conseguenza i tecnici hanno dovuto ridurre le operazioni in modo da permettere alle batterie di ricaricarsi a sufficienza per eseguire una routine di test sul campione prelevato dall’ultima perforazione eseguita con il trapano a percussione e denominata “Nontron”. La routine prevede il riscaldamento ad alta temperatura del campione e il SAM ha bisogno di molta energia per queste operazioni, energia che viene immagazzinata nelle batterie di bordo e utilizzata al momento opportuno.

 

Intanto il lavoro prosegue…

Insight

Elysium Planitia, Marte – Sol 833 (1 aprile 2021) – 5’710 immagini inviate a Terra.

Ultimi valori della pressione atmosferica rilevati durante il Sol 828: massima 744,6 Pa, minima 714,8 Pa (per confronto la pressione terrestre al livello del mare è in media 101'325 Pa).

 

Con le operazioni ridotte al minimo Insight sta attendendo che la primavera entri nel vivo e che il vento possa pulire dalla polvere i suoi pannelli solari.

Intanto prosegue la sua registrazione dei terremoti che, ricordiamo, è uno degli scopi principali del lander sulla superficie marziana. Il sismometro ha recentemente rilevato due movimenti di magnitudo 3,3 e 3,1 che erano stati preceduti da altri due da 3,6 e 3,5. Questi movimenti tellurici si sono verificati il 18 e il 7 marzo e hanno avuto origine da una zona chiamata Cerberus Fossae già considerato centro di attività sismica ed avevano caratteristiche molto “terrestri”. Marte non ha movimenti tettonici come la Terra, ma ha della attività vulcanica che può produrre questi “rimbombi” che tendenzialmente si propagano in maniera più diffusa. I terremoti terrestri hanno invece una propagazione più diretta.

Oltretutto i frequenti venti provocano rumori aerodinamici sul sismometro che, nonostante abbia una forma arrotondata, tendono a disturbare le misurazioni oscurandone molte. Oltre 500 sismi sono stati rilevati da Insight, ma molti altri sono sicuramente finiti oscurati anche dai movimenti termici dei cavi che collegano il sismometro alla sonda. Si sta quindi pensando di ricoprire i cavi con terriccio in grado di diminuire l’escursione termica fra gli zero gradi diurni e i -100 notturni, eliminando così un’altra fonte di disturbo.

Ma con la poca energia a disposizione saranno operazioni che verranno eseguite più avanti, una volta che i test avranno indicato che sarebbe un lavoro utile. Intanto anche i dati atmosferici inviati sono ridotti all’osso: riceviamo solo la pressione atmosferica e non tutti i Sol.

Perseverance

Jezero Crater, Marte – Sol 40 (1 aprile 2021). Foto raw inviate a Terra: 15’450. Distanza Percorsa sulla superficie 0,027 km.

 

Percy si trova alle falde di un gigantesco accumulo di sedimenti portati all’interno del Cratere Jezero da uno dei suoi affluenti quando era un grande lago, una storia iniziata oltre tre miliardi e mezzo di anni fa.

 

Dopo la serie di test e prove di funzionamento di tutte le attrezzature di bordo tocca ad una prima assoluta, il volo su un altro pianeta. Sì, perché è quasi pronto il piccolo drone elicottero Ingenuity montato sotto il rover che è prossimo a spiccare il volo. Si tratta di un dimostratore tecnologico in grado di volare nella rarefatta atmosfera marziana ed ovviamente dovrà gestire il volo stesso in maniera completamente automatica essendo impossibile prendere i comandi da Terra per il ritardo di comunicazione dovuto alla distanza. Anche in questo caso come durante i “sette minuti di terrore” tutto avverrà automaticamente e solo dopo vedremo se ha funzionato tutto nel migliore dei modi.

Nel frattempo le immagini giunte al centro di controllo sono assolutamente affascinanti, ad iniziare dai video dell’arrivo con le riprese delle operazioni con la sky-crane e della discesa sulla superficie. Anche le immagini che arrivano dalle fotocamere di bordo sono decisamente spettacolari. E non ultimo, l’audio che sta arrivando dal pianeta rosso, anche se è quasi esclusivamente rumore meccanico dei dispositivi di bordo, è emozionante. Complimenti alla NASA per la qualità del lavoro svolto.

Buon lavoro Perseverance!

Al-Amal (Hope)

La sonda araba è nella fase operativa in orbita marziana. Sta lavorando nominalmente, riprende immagini e raccoglie dati sul Pianeta Rosso.

Tian Wen 1

Tian Wen 1 è in orbita marziana e sta iniziando le operazioni per abbassare l’orbita e prepararsi al rilascio del lander il cui atterraggio è ancora previsto nella Utopia Planitia il 23 aprile 2021.



Tratto da molte fonti compreso il Jonathan's Space Report, newsletter aperiodica di informazione spaziale. 

Notiziario 2021-04 - ISS

Stazione Spaziale Internazionale.

A bordo è in corso la Expedition 64 il cui equipaggio è composto da Sergej Ryzhikov, (Roskosmos - comandante), Sergej Kud'-Sverčkov (Roskosmos), Kathleen Rubins (NASA), Victor Glover (NASA), Michael Hopkins (NASA), Soichi Noguchi (JAXA) e Shannon Walker (NASA).

 

Il 20 febbraio Northrop Grumman ha lanciato la capsula cargo Cygnus NG-15, “SS Katherine Johnson”, su un vettore Antares 230+ dal Mid-Atlantic Regional Spaceport di Wallops Island, in Virginia. NG-15 con una massa di 8050 kg trasporta 3734 kg di materiali nella cabina pressurizzata. A bordo della Cygnus era presente un J-SSOD (# 16) della JAXA con sette cubesats. 

Il cargo “SS Katherine Johnson” è stato catturato dal braccio robotico Candarm-2 alle 0938 UTC del 22 febbraio ed è stato ormeggiato sul Modulo Unity alle 1216 UTC dello stesso giorno.

 

Il 28 febbraio gli astronauti Rubins e Glover hanno effettuato la passeggiata spaziale EVA-71 per iniziare installazione dei kit di modifica degli array solari. Hanno usato le EMU 3015 e 3009, con SAFER 13 e 18. È stato installato il primo kit di modifica sulla base dei pannelli solari 2B, sul segmento di traliccio P6. Ogni kit da 150 kg comprende una travatura reticolare composta da tre puntoni inferiori (sinistro, medio, destro) e un "triangolo superiore" con una staffa di montaggio. I nuovi pannelli solari IROSA saranno lanciati entro la fine dell'anno e saranno installati su queste staffe.

 

Il lavoro è andato più lentamente del previsto. Il kit 2B è stato completato ma con alcuni problemi di serraggio sui bulloni. Il telaio superiore per il kit 4B è stato assemblato, ma non installato; era legato alla 4B IEA e si prevede che i lavori saranno completati durante la successiva attività extraveicolare. La depressurizzazione della camera di equilibrio è avvenuta alle 1101 UTC con apertura del portello alle 1111 UTC; il portello è stato chiuso alle 1811 UTC e la ripressurizzazione della camera di equilibrio è iniziata alle 1816 UTC. Rubins ha riferito di avere un fastidio all'orecchio, quindi la ripressurizzazione è stata più lenta del solito.

 

Il 5 marzo Rubins e Noguchi hanno completato il lavoro con la EVA-72, installando il kit di modifica 4B sulla scatola metallica del traliccio 4B e stringendo i bulloni sul Kit 2B rimasti lenti nella precedente EVA. La camera di equilibrio è stata depressurizzata dalle 1133 alle 1836 UTC; il portello è rimasto aperto dalle 1136 alle 1828 UTC.

 

Il 13 marzo Glover (EMU 3009) e Hopkins (EMU 3006) hanno lasciato la camera di depressurizzazione del modulo Quest  per la EVA-73. La camera di equilibrio è stata depressurizzata alle 1309 UTC e ripressurizzata alle 2003 UTC; il portello è rimasto aperto dalle 1314 alle 1959 UTC. Prima gli astronauti sono andati al traliccio P6 e hanno eseguito lo spurgo di due vecchi condotti di connessione per l’ammoniaca utilizzati nell’Early Ammonia Servicer, il sistema che era presente prima del suo abbandono in orbita nel 2007. Uno è stato spostato sul modulo Quest. Gli astronauti hanno anche installato un rinforzo sulla copertura termica della camera d'equilibrio e si sono poi spostati sui connettori di Bartolomeo che hanno dato problemi durante una precedente passeggiata nello spazio. È stato completato l’instradamento dei cavi verso la posizione della telecamera del CP9 e anche il posizionamento del cavo alla posizione CP8 è stato parzialmente completato.

 

Il 14 marzo il braccio robotico giapponese del modulo Kibo ha estratto il lanciatore di cubesat J-SSOD-16 per effettuare un rilascio di 8 satelliti, nell’ordine:

OPUSAT-II (della Osaka Prefectural University),

GuaraniSat-1  (Paraguay),

Maya-2 (Filippine),

Tsuru (della Kyushu Tech),

RSP-01 (del RymanSat club),

Nichirin (WARP-01) per la WarpSpace Co. Ltd di Tsukuba,

TAU-SAT-1 per la Tel-Aviv University,

Sanko (STARS-EC) dell’Università di Shizuoka.

 

Il 19 marzo Ryzhikov, Kud-Sverchkov e Rubins sono saliti a bordo della Soyuz MS-17 e hanno mollato gli ormeggi dal molo Rassvet riposizionando la loro capsula al molo Poisk. Lo spostamento è iniziato alle 1638 UTC ed è terminato alle 1712 UTC.

 

Il 22 marzo intorno alle 0830 UTC il satellite di classe 50 kg Lawkanat-1 (MMSAT-1) è stato espulso dal deployer J-SSOD-M2, senza alcun annuncio da parte di JAXA. Lawkanat-1 è un satellite per la ripresa di immagini terrestri, una missione congiunta di JAXA con il Myanmar che purtroppo ha problemi di gestione in seguito al colpo di stato nel Myanmar stesso. Questo satellite è stato trasportato sulla ISS con NG-15 ed è simile ai satelliti Diwata. Il satellite è principalmente di proprietà della Myanmar Aerospace Engineering University (MAEU) di Meiktila, ma il gruppo dell'Università di Hokkaido ha emesso un comunicato per chiarire che il controllo principale della missione spetta a loro e verrà passato al Myanmar solo in periodi ben prestabiliti e limitati.

 

Prossimi eventi per la ISS:

-       5 aprile – Spostamento della Dragon Crew-1 da Harmony PMA-2 a PMA-3

-       9 aprile – Lancio Soyuz MS-18

-       9 aprile – Attracco Soyuz MS-18 – Molo Rassvet, Nadir

-       17 aprile – Distacco e rientro Soyuz MS-17 – Molo Poisk, Zenith

-       22 aprile – Lancio Dragon Crew-2

-       23 aprile – Attracco Dragon Crew-2 – Harmony PMA-2 - Prua

-       27 aprile – Distacco Progress MS-14 – Molo – Zvezda, Poppa

-       28 aprile – Distacco e rientro Dragon Crew-1 – Molo Harmony, PMA-3 Zenith


Occupazione moli di attracco al momento di scrivere:

-       Zvezda poppa:           Progress MS-14 (75)

-       Pirs nadir:                   Progress MS-16 (77)

-       Poisk zenith:               Soyuz MS-17

-       Rassvet nadir:             -

-       Harmony prua:            IDA-2/PMA-2 - Dragon Crew-1 C207 (Resilience)

-       Harmony nadir:           -

-       Harmony zenith:         IDA-3/PMA-3 -

-       Unity nadir:                 Cygnus NG-15 (S.S. Katherine Johnson)

-       Tranquillity, poppa:     Modulo BEAM (semi permanente)





Tratto da diverse fonti, ma principalmente dal Jonathan's Space Report, newsletter aperiodica di informazione spaziale.