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domenica 19 giugno 2011

Mars Science Laboratory News.

Con il lancio ancora previsto per il 25 novembre prossimo da Cape Canaveral su un Atlas V, il grande rover della NASA sta per avere l’assegnazione definitiva del punto di discesa da cui inizierà la sua missione.
Le quattro location finaliste sono, Eberswalde crater, Gale crater, Holden crater e la Mawrth Vallis. La scelta finale arriverà da Ed Weiler, amministratore associato della NASA a Washington, e verrà resa nota alla fine di luglio.
Rappresentazione della Sky Crane [NASA/JPL].
Questa scelta è fondamentale sia per i risultati scientifici che può portare e sia per la precisione che il sistema di discesa può raggiungere. Infatti Curiosity verrà posato da una Sky Crane, una specie di gru appesa alla copertura superiore del veicolo che riuscirà a depositare con dolcezza al suolo il rover già pronto per muoversi. Tutti i sistemi di guida e di controllo garantiranno la discesa del robot in una ellisse di 25 x 20 km che sarà programmata nel computer di bordo.
La scelta dei quattro candidati ha in comune il fatto di mostrare l’evidenza che in passato era stata presente molta acqua. Due di essi sono posti nell’emisfero sud, uno nell’emisfero nord e l’ultimo sull’equatore.

Intanto i vari componenti sono stati trasferiti a Cape Canaveral dove un piccolo incidente durante la movimentazione dello scudo termico non ha avuto conseguenze permanenti alla struttura. Di fatto le operazioni di preparazione al lancio proseguono a ritmi serrati mentre dalla direzione NASA-JPL arriva un’analisi impietosa della situazione del progetto dove si analizzano i costi/benefici di questa missione che si sta dimostrando sempre più faraonica.

In un Audit Report dell’8 giugno si raccolgono i dati sulla missione di Curiosity dove si evidenziano gli aumenti dei costi e dei tempi di realizzazione. La stima parla di un iniziale previsione di spesa di 1640 milioni di dollari (nel giugno 2006 quando si parlava di un lancio nel febbraio 2009) agli attuali 2500 milioni, a patto che il lancio avvenga entro quest’anno e non subisca un ulteriore rinvio dei canonici 26 mesi fra le opposizioni marziane. L’incremento è di oltre il 56% e su costi iniziali già alti sono cifre molto importanti.

Ma non basta. Da questo documento risultano anche ridimensionate le prestazioni e le aspettative di funzionamento del rover, dato che la fonte energetica di bordo, il Multi-Mission Radioisotope Thermoelectric Generator (MMRTG) - ricordo che stiamo parlando di generatori a radioisotopi rispetto alle celle solari utilizzate in tutti gli ultimi esploratori robotici sulla superficie del pianeta rosso - ha un decadimento di prestazioni molto più rapido di quanto stimato inizialmente. Il motivo principale è proprio il ritardo nel lancio che ha comportato due anni di “consumo” a Terra del generatore nucleare. Questo ridimensionamento nei parametri di missione non è di poco conto: si parla di una riduzione del numero di test di laboratorio sui campioni di suolo da 74 a 28 e la percorrenza da 20 a 4,5 km. La nota dolente è che questo decadimento prestazionale è già stato verificato nei test pre lancio.

Speriamo: i MER ci hanno abituato troppo bene, soprattutto se pensiamo che dal mezzo miglio previsto, 800 m, abbiamo visto un esemplare percorrere quasi 8000 metri e l’altro che dopo trenta chilometri sta ancora viaggiando spedito…

1 commento:

Sanduleak SN ha detto...

Accidenti i costi sono davvero altissimi!!
Speriamo che riscano a farlo partire a novembre di questo anno....anche perchè rimandare ancora significherebbe anche rendere obsoleta la strumentazione scientifica di bordo e non solo farlo partire con una marcia in meno nel vero senso della parola.....

Grazie delle news ^__^