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domenica 5 giugno 2011

Astrogation news.

Buone notizie, anche se non ufficiali, per le foto scattate da Paolo Nespoli al complesso ISS+Endeavour poco prima del suo rientro sulla Terra. Pare che dopo essere state abbandonate (si fa per dire) sulla Soyuz TMA-20, le preziose schede di memoria con le immagini siano ora giunte alla NASA e il loro contenuto verrà pubblicato il giorno 8 giugno.
Speriamo sia così, l’attesa è snervante!

Dopo la notizia di aprile che dava per bloccato lo sviluppo del progetto ExoMars, ESA ha deciso di sbloccare almeno la prima parte, quella riguardante il lancio del 2016 che quindi potrà riprendere la preparazione.
ExoMars è una collaborazione NASA-ESA per la gestione di due lanci verso Marte. Un primo, nel 2016, tutto ESA con un orbiter e un lander e un secondo, nel 2018, con due rover, uno ESA e uno NASA. A causa del forfait americano per mancanza di fondi, ESA ha immediatamente bloccato il progetto per verificarne la fattibilità. Fortunatamente, essendo la prima parte un lavoro tutto europeo potrà essere riavviato già dopo l’Industrial Policy Committee di fine giugno, mentre per il secondo se ne discuterà a ottobre.

Ufficializzata la costruzione del nuovo veicolo spaziale per il trasporto umano americano. Si chiamerà Multi-Purpose Crew Vehicle (MPCV) e sarà, indovinate, una capsula simile ad Apollo. Nulla di nuovo quindi sotto il Sole: è stato semplicemente ufficializzato che la vecchia/nuova capsula Orion del defunto Constellation verrà recuperata per il nuovo programma spaziale a stelle e strisce.
Quindi si prosegue da dove si era arrivati con un primo Test Ground Article (esemplare completo per i test a Terra) in fase di completamento alla Lockheed Martin.

L’Automated Transfer Vehicle europeo è uno dei fiori all’occhiello di ESA e dell’industria aerospaziale italiana. Attualmente ATV-2 Johannes Kepler è saldamente ormeggiato alla ISS (e solo venerdì scorso ha eseguito un reboost innalzando l'orbita della Stazione di 4 km accendendo i propri motori per 17 minuti) e ATV-3 Edoardo Amaldi è in completamento negli stabilimenti di Brema, in Germania. Ma non basta, infatti ATV-4 è in allestimento partendo dall’Integrated Cargo Carrier, negli stabilimenti torinesi della Thales Alenia Space. E per questo quarto esemplare è stato scelto il nome: Albert Einstein.
Sarà quindi intitolato ad uno dei più grandi scienziati mai esistiti e per questo esemplare si parla di un lancio nel 2013.

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