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domenica 28 febbraio 2010

Notiziario.

Il lancio del satellite GOES-P è stato spostato di un giorno a causa di un problema ad una valvola di controllo direzionale di uno dei booster. Il tempo aggiuntivo sarà necessario per eseguire la sostituzione. Il decollo è ora previsto per le 00:18 italiane di giovedì (tarda serata di mercoledì) e la finestra di lancio dura un'ora. Il meteo per questo nuovo momento del lancio è molto migliore del giorno prima, quando si prevedono forti temporali e venti in quota.

Pieno successo per la prova di lancio del nuovo vettore Falcon 9. La simulazione ha eseguito tutti i passi necessari per raggiungere il momento del lancio, compreso il caricamento dei propellenti e il conto alla rovescia è stato interrotto a 10 secondi dal lancio. Grande soddisfazione alla SpaceX e soprattutto per Elon Musk, suo fondatore.
Nelle prossime settimane è previsto un altro test che però interromperà il lancio subito dopo l'accensione dei 9 motori Merlin per verificarne le caratteristiche dinamiche direttamente in rampa.
Il lancio attualmente non è previsto prima del 22 marzo e questa data è comunque da confermare.

Confermata ufficialmente la notizia che il Multi Pourpose Logistic Module (MPLM) chiamato Leonardo, dopo il suo ultimo volo sulla ISS come "bagaglio al seguito" per rifornire la Stazione in occasione della prossima STS-131, verrà modificato in modo da poter diventare il primo PMM, cioè Permanent Multipourpose Module. Si installeranno degli scudi per proteggerlo dagli impatti dei micrometeoriti e verranno anche potenziati tutti gli impianti di bordo per permettergli di sopportare lo spazio esterno in modo permanente. La missione sarà l'ultima (cronologicamente) dello Space Shuttle a raggiungere la ISS, la STS-133.
Molto probabilmente sarà uno dei moduli più gettonati a bordo della Stazione dato che non avrà impianti rumorosi installati: una delle lamentele degli astronauti riguardo la ISS ha sempre riguardato il rumore e questo sarà particolarmente silenzioso.

In foto l'astronauta Yuri Gidzenko galleggia all'interno del modulo italiano Leonardo durante la prima delle missioni logistiche standard. Per la sua trasformazione in PLM verranno installate nelle varie posizioni rack le varie postazioni scientifiche che permetteranno di eseguire moltissimi esperimenti.
Fonte: NASA.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

per la miseria! pensavo che dentro il modulo fosse molto più piccolo!!

Luca

Luigi Morielli ha detto...

Sono quasi sette metri di lunghezza per quattro e mezzo di diametro.

Una volta allestito probabilmente ci saranno tutti i rack montati che lasceranno il solito corridoio di passaggio nel centro.

Anonimo ha detto...

sergio ma il viaggio inFlorida sarà spostato a giugno????????????

Anonimo ha detto...

pardon luigi

phoenix 1994 ha detto...

Quindi niente STS-135? Ricordo che se ne è parlato l'8 dicembre 2009 per i rifornimenti finali.
Preferiscono la Soyuz perchè costa di meno?

Unknown ha detto...

e dove lo attaccherebbero; su NODE3?

Luigi Morielli ha detto...

No problem! Sergio è l'amico dell'altro Blog... ;)

Ovviamente lo scopo del viaggio è vedere un lancio, quindi dobbiamo seguirlo... ;)

@Phoenix: purtroppo pare che la STS-135 non verrà aggiunta. Solo in caso di problemi durante la STS-133 partirà la LON-STS-335 di soccorso.
Se doveva essere una missione con rifornimenti non verrà certamente rimpiazzata da capsule Soyuz, piuttosto da Cargo Progress... ;)

@Franco: Leonardo potrebbe essere agganciato al molo zenith di Harmony (Nodo 2), anche se la posizione rivolta verso lo spazio esterno lo renderebbe troppo esposto ai piccoli impatti di micrometeoriti. Si sta comunque decidendo se spostarlo sul molo nadir di Unity (Nodo 1).