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martedì 10 febbraio 2009

Messenger a caccia.

La sonda Messenger che dovrà entrare in orbita intorno al pianeta Mercurio è giunta oggi al perielio della sua traiettoria a soli 46 milioni di km dal Sole (0,31 U.A.).
E da quella posizione privilegiata può occuparsi della caccia ai ‘vulcanoidi’.
Si ipotizzava che all’interno dell’orbita di Mercurio ci fosse ancora un pianeta responsabile delle perturbazioni nell’orbita di Mercurio stesso. Queste perturbazioni vennero poi associate ad effetti della relatività generale, ma una parte di mistero permane, soprattutto perché all’interno di quella di mercurio esiste ancora un’orbita totalmente stabile. Il nome di questo pianeta fantasma era proprio Vulcano, ma non è mai stato visto.
La zona più vicina al Sole è molto difficile da osservare a causa dell’abbagliamento che provoca la stella e finora sono stati rilevati solo piccoli corpi non più grandi di 60 km di diametro. In base all’esistenza di questa orbita stabile, la sonda si trova ora in una posizione tale da poter vedere i ‘vulcanoidi’ di fianco a lei.
Ha quindi ripreso una serie di 256 immagini a destra e a sinistra del Sole ed in questo modo potrà verificare la presenza di oggetti fino a 15 km di diametro, cosa mai eseguita prima d’ora. La presenza di questi oggetti confermerebbe che gli impatti su Mercurio non sono stati tutti provocati da oggetti provenienti dalle orbite esterne.
Se invece non dovessero esistere i vulcanoidi il mistero sarebbe proprio il perché non si sono formati oppure perché non sono più presenti.

Nell'immagine Mercurio fotografato durante l'ultimo passaggio radente.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Volevo solo farti i complimenti e ringraziarti per questo blog. ;)

Anonimo ha detto...

Sembra il titolo di un film di fantascienza "Il mistero dei vulcanoidi"...Bella, davvero bella l'astronomia! Ci fa tanto sognare...

Anonimo ha detto...

Miglior blog del settore! Bravo e complimenti!
Ti incoraggiamo tutti a proseguire!