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venerdì 24 ottobre 2008

Pronto al lancio Cosmo-Skymed 3.

Il terzo satellite della costellazione italiana Cosmo-Skymed è pronto al lancio in cima al vettore Delta 2, posto sulla torre di lancio numero 2 della Vandenberg Air Force Base, in California.
Questi satelliti sono nati per il controllo delle risorse ambientali e per la sorveglianza del territorio. Utilizzano un radar ad apertura variabile (X-SAR, X-Band Synthetic Aperture Radar) e sono stati utilissimi ad esempio nelle ultime sciagure naturali, come il terremoto in Cina.
Il sistema prevede un totale di quattro satelliti in orbita polare e il quarto è già in produzione presso Thales Alenia Space.
ULA (United Space Alliance) spera di ottenere anche il contratto del lancio dell’ultimo dopo aver condotto il lancio di stanotte, che avverrà alle 4:28 CEST (italiane).

Nell'immagine il logo dell'ASI.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Luigi, ho trovato questo articolo... è vero?
Roma - Difficile convivere e soggiornare a lungo nello Spazio. Lo Spazio è grande, ma non abbastanza da evitare, in alcuni casi, i contrasti tra gli umani. E in certe situazioni è davvero una circostanza da evitare, ne sono convinti alla NASA e per questo hanno dato il via al progetto di una Virtual Space Station, un sistema finanziato con 1,74 milioni di dollari che si prefigge proprio di fungere da "psicologo spaziale" on-demand.

Si tratta di un sistema particolare, che si avvale di un terapista registrato su video. I suoi interventi seguono un sistema analitico preciso ed attuano un metodo terapico ampiamente usato e collaudato, chiamato Problem-Solving treatment. Aiuta gli astronauti nell'identificazione delle ragioni del proprio eventuale stato depressivo. Tenta poi di aiutarli a superare il disagio, basandosi sulle descrizioni dei problemi che essi stessi hanno descritto, inserendoli nel sistemone. Della terapia fa parte anche il role-playing e la lettura di brani da testi di psicologia, ove ritenuti proficui dal sistema.

Insomma, un sistema alquanto articolato che, con l'aiuto di complessi algoritmi e tanta intelligenza artificiale, tenta di ricostruire una sorta di terapista automatico e intelligente a bordo, segmentando gli interventi in microunità terapeutiche, assemblandole e presentandole in relazione alla problematica incontrata.
fonte http://punto-informatico.it/2452359/PI/News/nasa-guerra-ai-depressi-dello-spazio.aspx

Saluti e buona giornata.
MAX

Luigi Morielli ha detto...

Ciao,
mi sembra una cosa molto strana, soprattutto perché in realtà i progetti sono molteplici e partono dall'UnderLab (era il 1986) quando alcuni ricercatori erano stati in isolamento in una struttura sotterranea nelle Grotte di Frasassi ed avevano simulato la vita isolata dello Spazio.
Altri progetti parlano dello sviluppo di sistemi informatici che possano apparire come umani: chi vorrebbe essere psicanalizzato da un computer?

Più che altro, ultimamente, Punto Informatico non è apparso così brillante in quello che non è esclusivamente "informatico", vedi ad esempio la teoria che la missione con la prima EVA cinese sia un complotto e non sia mai avvenuta...

Comunque cerco di approfondire, grazie molte!