Le prenotazioni ad oggi sono di 250 unità distribuite su 35 paesi e di questi l’85-90% è già risultato idoneo.
La tipica missione prevede la salita di 45 minuti a 15’000 metri agganciato al WK2. A quel punto avverrà lo sgancio dell’SS2. Una volta acceso il motore a razzo, l’SS2 sale quasi in verticale, raggiungendo dopo 12 secondi Mach 1 e proseguendo l’accelerazione fino a ad oltre Mach 3,5 quando il motore si spegnerà. Da lì in poi la parabola porterà per inerzia il velivolo a 120 chilometri di altezza lasciando i passeggeri a zero g per circa 5 minuti. Dopodiché inizierà il rientro, con un picco di 6g e una successiva planata di 45 minuti fino alla pista del Mojave Air and Space Port, dove lo SS2 atterrerà a circa 2 ore e mezza dal decollo.
A luglio verrà presentato il “primo stadio”, l’aereo White Knight Two (WK2) e ad agosto comincerà i voli di prova. I test dureranno 12-18 mesi fino al primo lancio del sistema completo nel 2010. Entrambi i veicoli che compongono il sistema sono costruiti in fibra di carbonio e sono quindi leggerissimi. L’SS2 ha un sistema di ali ad assetto variabile che possono essere ripiegate mentre funge da razzo e dispiegate durante la fase planata del rientro. I 6g da sopportare al rientro preoccupano abbastanza i “profani”, ma chi si imbarca in questa avventura li considera come una delle parti emozionanti del viaggio. C’è ancora il dubbio sul far indossare o no una tuta pressurizzata ai passeggeri, ma attualmente non è prevista: a 120km di quota sarebbe però un grave problema se la cabina si depressurizzasse…
La SpaceShipTwo è lunga 18,3 metri, ha una apertura alare di 8,23 metri, impennaggi alti 4,57 metri e una cabina passeggeri di 3,66 x 2,28 metri dotata di nove oblò, sei di 43 e tre di 33 centimetri di diametro. Potrà trasportare fino a 9 passeggeri, oltre a 2 piloti.Foto Virgin Galactic.
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