Il Vanguard I, il più duraturo satellite artificiale, ha compiuto 50 anni in orbita il 17 marzo scorso.
Progettato dal Jet Propulsion Laboratory, costruito dal Naval Research Laboratory e lanciato da Cape Canaveral, Florida, nel 1958 ha già compiuto 197'845 orbite e percorso 9,46 miliardi di chilometri.
Fu il primo satellite ad energia solare e fu il secondo messo in orbita dagli USA. Le celle solari gli hanno permesso di funzionare per sette anni, quando le batterie che alimentavano un altro strumento durarono circa una ventina di giorni.
Benché le comunicazioni con Terra si interruppero nel 1964, Vanguard I ha continuato a servire la comunità scientifica.
Infatti viene continuamente monitorato e permette di studiare le caratteristiche del campo gravitazionale terrestre, dell’atmosfera ed in particolare della densità residua ad alta quota
I predecessori furono i due Sputnik e l’Explorer I, rientrati in atmosfera pochi mesi dopo il lancio.
Vanguard I è nato come parte dei programmi scientifici in occasione dell’Anno Geofisico Internazionale e della sua costruzione venne incaricata la Naval Research Laboratory (NRL). Il progetto rimase quindi sotto il comando della marina e con il controllo del dipartimento della difesa americano.
Nel tardo 1958, la responsabilità del progetto è passata alla NASA che creò il nucleo del Goddard Space Flight Center.
Vanguard raggiunse il 100% degli obiettivi scientifici fornendo una enorme massa di dati.
Attualmente è ancora in orbita e continua a stupirci con la sua tenacia e con le informazioni che riesce ancora a darci...
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