Il Giappone ha lanciato con successo ieri, 22 gennaio, il secondo esemplare della capsula robotica HTV (H-2 Transfer Vehicle), uno dei tre veicoli deputati al rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale e del suo equipaggio di sei persone.
Il cargo, del peso di oltre 16 tonnellate, è decollato a bordo di un razzo H-2B alle 0537:57 UTC dal Launch Pad n. 2 presso il Tanegashima Space Center, la base sull’isola posta sulla punta meridionale del Giappone.
Il razzo alto 56 metri è salito in un cielo sereno, rompendo la barriera del suono circa un minuto dopo la partenza dalla sua rampa di lancio posta in riva al mare. Quattro booster a propellente solido si sono sganciati dopo due minuti di volo e i due motori principali del primo stadio del lanciatore hanno completato la loro funzione meno di quattro minuti più tardi. Il secondo stadio a idrogeno ha poi posto l'H-2 Transfer Vehicle in orbita e rilasciato il carico utile 15 minuti e 13 secondi dopo aver lasciato la Terra. Il veicolo è entrato in un’orbita iniziale di 198 x 298 km con un angolo di inclinazione di 51,6 gradi rispetto all'equatore. Il lancio è stato rinviato di due giorni per problemi meteo, ma alla fine tutto è andato per il meglio.
Il lancio, terzo in assoluto di quest'anno [JAXA]. |
Il Giappone ha chiamato la capsula Kounotori 2, che significa cicogna bianca ed è l’unico veicolo che continuerà a rifornire la Stazione con elementi per l’esterno. Infatti HTV possiede una stiva non pressurizzata che questa volta contiene oltre 900 kg di attrezzature e ricambi. La capsula costruita dalla Mitsubishi Heavy Industries con la JAXA, è anche l’unico veicolo che attraccando dal lato americano della Stazione può trasportare i moduli rack standard con cui si organizza e si gestisce lo spazio interno della ISS, e questo grazie ai portelli di attracco più grandi.
Un HTV è diviso in tre parti: un modulo pressurizzato che è quello che attracca fisicamente alla Stazione, un modulo non pressurizzato che viene scaricato direttamente dal braccio robotico SSRMS ed un modulo di servizio con tutta l’avionica e i quattro motori principali della capsula, mentre la superficie esterna è coperta da 57 pannelli fotovoltaici e 28 motori di manovra.
HTV 2 contiene ben 8 rack, due dei quali contengono esperimenti per il modulo giapponese Kibo. Il carico totale ammonta a quasi 4 tonnellate di materiali, dei quali 2226 kg per conto della NASA.
Lungo 10 metri e con un diametro di 4,2 metri, il cargo arriverà sulla Stazione giovedì prossimo 27 gennaio alle 1144 UTC, quando, dopo l’avvicinamento eseguito con il sistema di guida laser e la fermata a circa 10 metri di distanza dal portello d’attracco, il nostro Paolo Nespoli con Cady Coleman lo agganceranno con il braccio robotico e eseguiranno l’attracco finale.
La previsione è di restare ormeggiato al molo nadir di Harmony per oltre un mese, fino all’8 marzo, momento in cui, carico di rifiuti della stazione, mollerà gli ormeggi per un rientro distruttivo al disopra dell’Oceano Pacifico meridionale.
Fra fine febbraio e inizio marzo sarà l'unica volta nella storia della Stazione, in cui tutti gli attuali veicoli pressurizzati operativi saranno presenti contemporaneamente sul grande laboratorio orbitante. Se verranno rispettati i programmi, lo Shuttle Discovery, HTV, ATV, Soyuz e Progress saranno tutti ormeggiati al complesso allo stesso tempo.
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