Alle 0220 UTC di questa mattina un vettore Delta 2 ha portato in orbita il quarto ed ultimo satellite che completa la costellazione italiana COSMO-SkyMed.
Dopo una lunga serie di rinvii dovuti a problemi tecnici, il lancio, effettuato da United Launch Alliance, è avvenuto dallo Space Launch Complex 2 West (SLC-2W) della base aerea di Vandenberg, in California ed è stato l'unico lancio di quest'anno per l'affidabile vettore Delta 2, che aveva già servito questi satelliti nel 2007 e 2008.
Si tratta di un programma di punta composto da un sistema di osservazione terrestre costruito per la ricognizione civile e militare dal costo complessivo di un miliardo di euro.
Il lancio [ULA] |
Sviluppato da Thales Alenia Space Italia per l'Agenzia Spaziale Italiana e il Ministero della Difesa italiano, il sistema COSMO-SkyMed è il più grande progetto spaziale del Bel Paese. Ogni satellite è dotato di un Radar ad Apertura sintetica in Banda X per il monitoraggio ambientale, la gestione delle risorse e la sorveglianza della sicurezza territoriale. Possono funzionare sia con la luce del giorno che con l'oscurità e sia con cielo sereno che nuvoloso. Sono in grado di produrre 450 immagini al giorno e l'assegnazione delle immagini tra usi civili e militari è proporzionale ai contributi finanziari effettuati durante lo sviluppo del sistema. L'Agenzia Spaziale Italiana ha finanziato circa il 70 per cento e il Ministero della Difesa il restante 30 per cento.
Le immagini rilasciate per scopi civili hanno una risoluzione di 1 metro, mentre le capacità in ambito militare sono superiori, ma la sua risoluzione esatta è classificata.
I satelliti si sono dimostrati molto utili alle organizzazioni umanitarie nel caso di disastri naturali, come uragani e terremoti. La costellazione di quattro satelliti COSMO-SkyMed permette di osservare ogni regione del pianeta a scelta, con una cadenza di sei ore, in modo da consentire alle autorità di valutare e iniziare a rispondere quando si è colpiti da una crisi.
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