La U.S. Air Force ha ammesso la scorsa settimana di monitorare i satelliti cinesi e di aver notato degli strani avvicinamenti reciproci da parte di due di essi.
Osservazioni sulle orbite dei satelliti ShiJian-12 e ShiJian-6F ne hanno rilevato delle perturbazioni, segno evidente del contatto fra i due.
Entrambi sono membri della serie di satelliti Shi Jian (che significa "addestramento" in cinese), dimostratori tecnologici. SJ-6F è partito nell'ottobre 2008 e SJ-12 è decollato 15 giugno su un orbita di intercettazione con il precedente.
Sono quasi due settimane che i due veicoli spaziali stanno volando in formazione serrata a più di 560 km di quota.
Una prima "collisione", chiamiamola così, è avvenuta il 19 agosto, e la forza di questo contatto è stata estremamente ridotta, quasi "controllata".
Dopo un breve allontanamento, i due sono tornati in contatto il 28 agosto, ma stavolta con una forza d'impatto ancora più dolce.
Da parte cinese non ci sono commenti o repliche, quindi lo scopo di queste manovre non è di pubblico dominio.
A questo punto le ipotesi sono due.
Potrebbe essere un collaudo delle tecniche di rendez-vous orbitale in vista delle prossime missioni in cui i taikonauti dovranno attraccare alla prossima stazione spaziale cinese TianGong-1 (in partenza nel 2011), oppure si tratta di esperimenti per intervenire da remoto con un veicolo su un satellite in avaria per tentarne la riattivazione.
Non sarebbe neanche da escludere che possano essere test per l'abbordaggio ostile dei veicoli nemici…
Vedremo.
Per ora i tecnici americani si stanno anche appoggiando al folto gruppo di osservatori amatoriali esperti nell'inseguimento dei satelliti, richiedendogli tutti i dati in loro possesso.
1 commento:
Non so se è una notizia tecnica "interessante", una notizia politica "paranoica" o una notizia militare "sconcertante"???
Se ho detto qualcosa di non bello perdonatemi, ma è ciò che mi è balenato in testa leggendo l'articolo!
Posta un commento