Flight Day 1.
Il lancio è avvenuto alla perfezione, lo sappiamo già.
Si tratta della 32esima ed ultima missione per lo Space Shuttle Atlantis che conclude la sua carriera durata 25 anni con questa missione di 12 giorni sulla Stazione Spaziale.
Le 2000 tonnellate (300 elefanti, come ha letto mia figlia da qualche parte) dello Stack al lancio accelerano ad oltre 160 km/h in meno di otto secondi, ed è un'accelerazione verso l'alto!
La 132esima missione Shuttle deve consegnare un piccolo modulo russo ed una serie di ricambi per la Stazione Spaziale Internazionale.
Il modulo Rassvet doveva essere lanciato per mezzo di un vettore russo, ma hanno poi optato per il trasporto con STS.
Verranno eseguite 3 escursioni extraveicolari ed il rientro è previsto per il 26 maggio prossimo.
Fra l'altro sembrava necessaria una manovra di "avoidance" della ISS a causa di un detrito in avvicinamento, ma calcoli più precisi hanno scongiurato il pericolo e la conseguente manovra.
In foto il lancio ripreso da mia figlia...
© 2010 Viviana Morielli. ;)
Flight Day 2.
Giornata dedicata al controllo dello scudo termico, complicato da un guasto al Laser Dynamic Range Imager e all'Intensified TV Camera dell'OBSS.
Il controllo missione ha quindi chiesto all'equipaggio di utilizzare il Sensor Package n°2, composto dal Laser Camera System e da una fotocamera digitale.
La definizione di questo sistema di backup è inferiore ai dispositivi principali, ma la verifica verrà supportata da ispezioni più approfondite una volta giunti sulla ISS.
Il problema è legato ad un difetto ad un cavo di connessione.
Nell'immagine il dettaglio del cavo guasto.
Immagine, fonte NASA.
Flight Day 3.
Siamo all'attracco.
Il 16 maggio alle 1428 UTC, Atlantis si è ormeggiato al molo PMA-2 della ISS dopo la solita rotazione (la capriola) per permettere agli astronauti della Stazione di riprendere le foto di tutte le parti del rivestimento termico.
Alle 1618 UTC venivano aperti i portelli e i due equipaggi si sono potuti incontrare scambiandosi calorosi saluti.
Si è poi iniziato lo scarico della navetta rimuovendo dalla stiva la struttura ICC-VLD e posizionandola sulla ISS per mezzo dello SSRMS.
A fine giornata gli astronauti Garrett Reisman e Steve Bowen sono entrati nel modulo Quest per la preparazione alla prima EVA.
In foto una delle immagini di Atlantis durante la capriola.
Immagine, fonte NASA.
Flight Day 4.
Giornata dedicata alla prima escursione della missione.
Gli astronauti hanno installato una nuova antenna ed una piattaforma per DEXTRE.
Iniziata alle 1154 UTC e terminata alle 1919 UTC, è durata sette ore e 25 minuti superando così le 900 ore dedicate alla costruzione e manutenzione della Stazione Spaziale Internazionale.
L'installazione della nuova antenna SGANT non è stata completata a causa di un problema ad un computer.
In foto uno dei due astronauti al lavoro.
Immagine, fonte NASA.
Flight Day 5.
Eseguito il montaggio del nuovo modulo Rassvet di nove tonnellate alla porta nadir del modulo Zarya, la stazione spaziale ha ora superato le 370 tonnellate di massa.
Alle 1220 UTC del 18 maggio il volume disponibile sulla stazione veniva così ulteriormente aumentato grazie all'aggancio fisico di questo nuovo modulo.
È stata anche effettuata la preparazione per l'attività extraveicolare soprattutto per la revisione delle nuove procedure inviate agli astronauti per tentare di riparare il problema ai sensori del braccio Boom Sensor System.
In foto un momento dello spostamento di Rassvet.
Immagine, fonte NasaTV.
Flight Day 6.
Evento principale di questo sesto giorno nello spazio è stata sicuramente la seconda EVA della missione.
Stephen Bowen e Michael Good sono usciti alle 1038 UTC ed hanno subito completato i task della precedente escursione ed hanno riparato il cavo difettoso nel sistema di verifica dello scudo termico.
Sono poi passati alla sostituzione delle batterie al Nickel-Idrogeno dei tralicci principali, recuperando quelle vecchie per riportarle a Terra.
In questa prima fase ne sono state sostituite 3.
L'attività extraveicolare numero 145 per la costruzione della ISS si è poi conclusa alle 1747 UTC con una durata di sette ore e nove minuti.
Nell'immagine Mike Good alle prese con le batterie.
Immagine, fonte NasaTV.
2 commenti:
Ho due domande: la prima è: cosa fanno gli astronauti sulla navetta da quando essa attracca a quando si aprono i portelli della Stazione? Mi pare che si controlli i dispositivi di attracco, ma è possibile che a farlo impieghino così tanto tempo?
La seconda è (e sono sicuro che sia qui che nel ForumAstronautico non sono l'unico a porsela): chi si occupa del rifornimento e soprattutto della manutenzione della ISS dopo il ritiro dello Shuttle? Per il rifornimento ci sono le Progress russe e l'HTV giapponese, ma per la manutenzione?
In effetti ci vogliono un paio d'ore fra il "contact" e l'apertura dei portelli. I controlli sono estremamente precisi ed approfonditi. Occorre la certezza della tenuta dell'attracco e l'assenza di sostanze pericolose. Anche le varie pressioni devono essere bilanciate. Solo dopo tutti i controlli e le verifiche si possono aprire i due portelli che separano i veicoli.
Dopo il ritiro dello Shuttle le varie EVA verranno eseguite come ora e per i ricambi si sta provvedendo ad accumularne una certa quantità. Si potrà portare degli ulteriori ricambi, anche voluminosi con lanci speciali (oggi basta trovare posto nella prima navetta in salita...), ma purtroppo non si potrà più portare a Terra nulla da riparare o da analizzare che non possa essere portato a mano dagli astronauti sulle Soyuz...
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