Time machine.

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martedì 13 ottobre 2009

Notiziario.

Atlantis è pronto per il rollout verso il pad 39/A. Il personale addetto al trasporto sarà chiamato al lavoro alle 2 locali di domattina e alle 6 (le 10 UTC, le 12 in Italia) inizierà lo spostamento vero e proprio. Il percorso fra il Vab e la torre di lancio è di circa cinque chilometri e mezzo e durerà almeno sei ore.

Completata la missione del satellite TDRS-1, il primo dei Tracking Data and Relay Satellite che hanno assistito tutte le missioni Shuttle fungendo da ripetitori orbitali. Un ultimo guasto ha messo fuori uso uno degli amplificatori in banda Ku ed è quindi giunta l'ora di lasciare il posto. Il 21 ottobre verrà acceso un'ultima volta il motore principale per spostare il veicolo fuori dall'orbita geostazionaria innalzando la traiettoria di circa 300km e posizionandolo nel cimitero orbitale.
Lanciato il 4 aprile 1983 dallo Space Shuttle Challennger durante la STS-6, ha subito il guasto dello stadio inerziale che doveva portarlo in orbita GEO ed è rimasto a circa 16000 km dalla destinazione. Il controllo missione in circa sei mesi è poi riuscito a portarlo nella sua posizione nominale.
Ora, dopo oltre 25 anni di servizio, è giunta l'ora di pensionare la Regina dei satelliti di Tracking.

Nel cosmodromo di Baikonur stanno terminando i preparativi per il nuovo modulo da spedire sulla ISS. Il Mini Research Module, MRM-2, è pronto per essere inserito nel vettore Soyuz che lo lancerà verso la Stazione il 10 novembre. Il suo uso principale sarà di compartimento stagno e modulo di attracco, ed è il primo modulo russo inviato sulla ISS da otto anni a questa parte. Al suo interno conterrà 900kg di materiali per la Stazione. Sarà posizionato sul portello di zenith del modulo Zvezda, esattamente contrapposto al modulo Pirs e del quale dovrebbe prendere il posto. Pirs dovrebbe essere sganciato ed eliminato nel 2012, quando un nuovo laboratorio russo sarà lanciato verso la Stazione, anche se quest'ultima previsione non è ancora definitiva.

A proposito di impatti sulla Luna, guardate cos'ha scovato LRO. Il cratere prodotto il 4 febbraio 1971 dallo schianto del terzo stadio del razzo Saturno che ha lanciato la missione Apollo 14. il cratere del diametro di 35 metri ha una colorazione molto chiara rispetto alla zona in cui si trova ed ha intorno a lui una raggiera di materiali eiettati dall'urto che arriva fino a 1500 metri di distanza. Il potente impatto ha prodotto una serie di onde d'urto nella struttura selenica e i vari sismografi posizionati dalle missioni precedenti hanno potuto registrare dei dati utili per lo studio della struttura interna del nostro satellite.
La velocità dell'impatto è stata di circa 9000km/h e la sua massa era di quasi 13'900kg: l'esplosione risultante è stata l'equivalente di 10 tonnellate di tritolo. La vibrazione risultante durò per oltre tre ore dando origine alla definizione di 'rimbombo lunare', che fece credere a più di uno studioso che la Luna potesse essere cava...

Nella foto vedete il cratere dell'impatto al centro.
Fonte: NASA.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Perchè non si potrà mantenere sia Pirs sia il nuovo modulo?

Luigi Morielli ha detto...

Non è obbligatoria l'eliminazione del Pirs, ma il nuovo modulo è una sua copia. Resta il fatto che la cosa è in discussione e probabilmente saranno mantenuti entrambi... ;)

Anonimo ha detto...

Bene, anche se copia vorrebbe dire avere ulteriore spazio a disposizione sulla ISS, o ci sono anche degli aspetti negativi?

Luigi Morielli ha detto...

Esattamente...
Le discussioni vertono esattamente sulla possibilità di mantenere il Pirs, dato che inoltre sarebbe un passaggio in più verso l'esterno.