La sonda Mars Reconnaissance Orbiter viene ancora mantenuta in stato di 'animazione sospesa' per tentare di capire il motivo degli ultimi episodi di Safe Mode. Quando succedeva il guaio, si verificava un passaggio spontaneo ed improvviso in Safe Mode dal quale però MRO è, finora, sempre uscita. Per evitare che la sonda possa perdere il contatto con Terra, all'ultimo episodio è stata mantenuta in questo stato in modo da poterne studiare la potenziale causa. Un possibile reset contemporaneo dei due computer di bordo potrebbe rendere inutilizzabile la sonda. Quest'anno ci sono stati 4 casi di Safe Mode: in febbraio, in giugno e due volte in agosto. Le analisi proseguiranno per alcune settimane.
Negli oltre trent'anni di spedizioni antartiche, il progetto Antarctic Search for Meteorites (ANSMET) ha raccolto qualcosa come 17'500 meteoriti (che sulle 50'000 trovate in tutto il mondo è una percentuale di tutto rispetto) e le ha inviate all'Antarctic Meteorite Laboratory del Johnson Space Center. Qui vengono meticolosamente conservate e messe a disposizione della comunità scientifica internazionale per essere analizzate allo scopo di carpirne i segreti. Alcune di esse contengono materiale pre-solare, cioè che deriva dalla nube primordiale da cui si è formato il Sistema Stellare del Sole: parliamo di materiale che proviene da oltre quattro miliardi e mezzo di anni fa. Grazie a queste scrupolose analisi sono state anche selezionate meteoriti che potrebbero provenire da materiale espulso da qualsiasi corpo celeste, per esempio Venere o Io, la luna di Giove. In realtà ameno un paio di volte all'anno i ricercatori si imbattono in una pietra completamente nuova e quindi le analisi proseguono per molto tempo. In questi casi si forma un piccolo gruppo di studio che continua le analisi ad oltranza. Analisi che possono anche durare alcuni anni.
Questa incredibile massa di dati proveniente dalle meteoriti permette di avere una visione d'insieme formidabile sul Sistema Solare. Le sole rocce provenienti dalla Luna provengono a caso da un punto qualsiasi della superficie lunare. Grazie all'enorme variabilità disponibile si ha addirittura un'idea più completa della composizione del suolo lunare da queste analisi rispetto a quanto ricavato dai campioni delle missioni Apollo che provenivano da pochi siti…
In foto una sezione sottilissima di un meteorite proveniente da Miller Range, in Antartide. I diversi materiali che la compongono formano una composizione che la fa assomigliare ad un vetro cattedrale!
Autore: Tim McCoy.
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