Time machine.

International Space Station Europa Centrale Kennedy Space Center - Florida Baikonur - Kazakhstan Kourou - French Guyana

sabato 23 maggio 2009

STS-125 Flight Day 14.

Attimi di apprensione oggi quando è stato dato il NO GO per l'atterraggio odierno.
Al momento di dare il comando di apertura dei portelli della stiva è stato riscontrato un malfunzionamento nel sistema di raffreddamento che avrebbe impedito la riapertura stessa.
E' stata riscontrato un accumulo di ghiaccio sui condotti del circuito. Una volta riattivato il sistema di radiatori, il ghiaccio si è sciolto permettendo la riapertura dei portelli e gli astronauti hanno potuto togliersi la tuta di volo pressurizzata (le ACES arancioni, Advanced Crew Escape Suit).
Nel caso di mancata apertura, l'orbiter avrebbe dovuto rientrare ad ogni costo alla successiva possibilità, quindi sarebbe sceso ad Edwards.

Per domani, domenica 24 maggio, le occasioni di atterraggio sono le seguenti:

Orbita..Sito...Atterraggio
196.....KSC....16:09 CEST
197.....EDW....17:40 CEST
197.....KSC....17:48 CEST
198.....EDW....19:17 CEST

In foto la situazione odierna al KSC.
Fonte: NASA.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Non capisco che cosa c'entra l'apertura dei portelloni della stiva e la loro non apertura con il rientro...Perchè con i portelloni chiusi non si può rimanere in orbita?? Che rischi si verificherebbero? E a che serve tenere per forza i portelloni aperti??

Anonimo ha detto...

Sono quasi 13 giorni in orbita! Quanto è la durata massima di autonomia che uno shuttle può rimanere in orbita?

Luigi Morielli ha detto...

All'interno dei portelloni degli Shuttle sono montati i radiatori per la dissipazione termica degli apparati interni.
Non essendoci aria che permette di raffreddare il calore generato da tutte le apparecchiature elettriche per semplice contatto, la dissipazione deve essere effettuata per irraggiamento dalla grande superficie disponibile sulla parete interna dei portelloni stessi.
Questa superficie non è aerodinamica, quindi deve essere protetta durante il volo atmosferico, anche perché in aria non è indispensabile.
Di conseguenza se, una volta in orbita, i portelloni non dovessero aprirsi, la navetta rischia di surriscaldarsi e quindi deve assolutamente rientrare.
Questo è uno dei motivi per cui ci sono molte piste al mondo dove potrebbe scendere l'orbiter in caso di emergenza.

Per questa missione il massimo previsto è di 15 giorni, anche se in caso di problemi avrebbero una scorta di sicurezza di 5 giorni (che però sarebbe meglio non intaccare).

Anonimo ha detto...

grazie...perchè non scrivi un libro sullo space shuttle?

Luigi Morielli ha detto...

L'ho già pensato più di una volta...

;)

Anonimo ha detto...

mafari aspetta x vedere se l'anno prossimo se ne va in pensione (anche se non credo): penso che dopo la sua pensione, quando lo shuttle sarà storia x aver segnato un'epoca importante dopo l'apollo, un libro su di esso andrebbe a ruba!

Anonimo ha detto...

cmq un libro italiano sullo space shuttle credo che manchi proprio!