Nuovo satellite di Saturno.
Cassini ha scoperto una nuova luna del pianeta Saturno. È stata trovata nell’anello G e sarebbe nascosta in una piccola nuvola di detriti a forma di arco, lunga 150’000 chilometri e larga 250, che orbita il grande pianeta. La luna ha un diametro di circa mezzo chilometro ed è il terzo satellite nascosto in un arco di polveri ad essere scoperto dalla sonda.
Cassini è nella missione estesa chiamata Cassini Equinox, la cui durata è prevista fino all’autunno 2010.
In foto le tre immagini che hanno evidenziato la piccola luna.
Fonte: NASA.
MER Spirit.
Il rover ha ripreso la sua esplorazione, ma ha subito dovuto cambiare i suoi piani a causa di una zona sabbiosa molto cedevole che si è presentata sulla sua strada.
Doveva attraversare l’altopiano ‘Home Plate’ per raggiungere una zona molto interessante, ma sul suo percorso è stata rilevata la presenza di un ‘banco di sabbie mobili’ che poteva mettere a rischio il rover. È quindi stato deciso di aggirare l’altopiano, scendendo e percorrendo una strada che, benché più lunga, è decisamente più sicura.
L’atmosfera di Plutone.
Utilizzando il Very Large Telescope dell’ESA, gli astronomi sono riusciti a ottenere nuove informazioni sull’atmosfera di Plutone.
I dati rilevati evidenziano una alta percentuale di metano ed una temperatura di circa 40°C superiore rispetto alla superficie.
Plutone è circa un quinto della Terra e si trova a oltre 40 volte la nostra distanza dal Sole con temperature superficiali di circa -220°C.
Si sapeva già che l’alta atmosfera del pianeta nano era a circa -170°C, quindi circa 50° in più, ma, grazie ad un nuovo strumento, il CRyogenic InfraRed Echelle Spectrograph (CRIRES) è stato esteso questo dato a tutta l’atmosfera Plutoniana confermandolo a circa -180°C.
La pressione atmosferica sul piccolo corpo celeste è di circa un centomillesimo di quella terrestre (0,015mBar) ed è composta principalmente da Azoto e Metano. Sarebbe proprio la combinazione fra il ghiaccio di questi gas presente sulla superficie e l’atmosfera stessa a provocare dei moti convettivi che scalderebbero il leggero strato atmosferico che ricopre Plutone.
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