Un detrito si sta pericolosamente avvicinando alla International Space Station, tanto che l'equipaggio ha l'ordine di chiudere tutti i boccaporti e rifugiarsi sulla Soyuz.
Pare che l'orbita non sia stata prevista in modo corretto e quindi ci sia un avvicinamento a meno di 5 km di distanza.
In questo momento stanno proprio entrando nella capsula.
Aggiornamento.
Scampato pericolo.
In base alle prime notizie il frammento era di circa 3cm e avrebbe potuto causare danni devastanti alla Stazione se fosse avvenuto l'impatto.
L'equipaggio è stato mandato all'interno della Soyuz pronto per la partenza in caso che le cose si fossero messe male. Tutti i portelli interni sono stati chiusi per circoscrivere l'eventuale perdita di pressione a causa di una potenziale falla.
Ora stanno tornando alle normali operazioni, ma il timore di un impatto era molto concreto.
L'avvicinamento massimo, circa 4,5km, è avvenuto alle 16:39:41 UTC.
A scanso di equivoci (e a giudicare da come presentano la notizia i giornali) non vi è stato alcun impatto e la stazione non è stata evacuata.
Aggiornamento.
Il detrito era un peso d'inerzia dello stadio orbitale PAM-D, di circa un centimetro di diametro e con massa inferiore al kg. Questi contrappesi variano il momento d'inerzia dei veicoli per imprimere o rallentarne la rotazione sul proprio asse e sono normalmente agganciati a dei cavi d'acciaio.
Il codice del Satellite Catalog è 25090 (1993-32D) e proviene dal lancio del satellite NAVSTAR 32 (USA 91), partito il 13 maggio 1993.
Tutto ok quindi, ma soprattutto tutte le procedure di sicurezza hanno funzionato alla perfezione.
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