Dovrebbe essere iniziata il 2 febbraio la copertura di Phoenix con il ghiaccio di CO2 e la speranza è che questo bozzolo che dovrebbe formarsi difenda le apparecchiature dalle temperature proibitive dell'inverno polare marziano.
Siamo ormai sotto le 10 ore di Sole per Sol che comunque non sale più molto al disopra dell'orizzonte. Le temperature scendono già sotto i -110°C e quindi diversi componenti sono a rischio.
In base al grafico risulta che per i prossimi nove mesi la sonda verrà progressivamente inglobata nel ghiaccio e, circa in prossimità del Sol 540, altrettanto progressivamente verrà di nuovo liberata.
Se però vorremo avere delle possibilità di ricevere notizie direttamente da Phoenix, dovremo aspettare il Sol 630, quando il Sole non scenderà più sotto l’orizzonte, permettendo a quel che resta dei pannelli di recuperare un po’ di energia.
Sempre se ne saranno ancora in grado...
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