È stato eseguito con pieno successo presso la Pratt & Whitney Rocketdyne in Florida un test sul motore che verrà montato sulla prossima generazione di moduli per l’escursione lunare.
Il modulo del programma Constellation, che ci permetterà di tornare sulla Luna, è chiamato Altair (vedi nell'immagine una configurazione proposta) ed è un veicolo decisamente più grande del LEM del progetto Apollo. Avrà due motori ad idrogeno ed ossigeno liquidi capaci di una spinta nel vuoto di 6’800kg (quello di discesa) e 4’500kg (quello di risalita). La particolarità più importante è la versatilità di questi motori, infatti avranno la possibilità di variare la propria spinta dall’8% al 104% in modo continuo e preciso.
Lo scopo dei test a Terra è proprio quello di avere dei sistemi affidabili, infatti questi motori saranno l‘unica possibilità di rientro per gli astronauti che raggiungeranno il suolo selenico. Come per l’Apollo sarà fondamentale che si accendano al momento giusto.
Altair potrà essere utilizzato per missioni brevi, cioè di circa 7 giorni, ma anche per missioni di esplorazione avanzata e supporto per gli avamposti lunari, dove potrà rimanere ‘parcheggiato’ fino a 210 giorni.
La prima missione di Altair è attualmente proposta per il dicembre 2018.
Nessun commento:
Posta un commento