Esattamente cinque anni fa, il 3 gennaio 2004, il Mars Exploration Rover "Spirit" arrivava sul Pianeta Rosso e iniziava la sua avventura con una durata prevista di 90 giorni.
Siamo a cinque anni, 20 volte quel traguardo e grazie alle tempeste di vento che periodicamente danno una pulita ai pannelli solari, davanti a Spirit c’è almeno un altro anno terrestre di studi e passeggiate.
Questi due robot hanno già inviato 250'000 fotografie di Marte, hanno scorrazzato per chilometri scalando colline e guardando dentro crateri, segnando con le loro ruote quelle sabbie rossicce.
I dati giunti a Terra attraverso il Mars Odyssey ammontano ormai a 36 gigabyte.
Spirit è ormai da un paio d’anni nei dintorni di una zona chiamata “Home Plate” che ha molti punti di studio grazie al materiale proveniente da esplosioni vulcaniche. È un buon posto, soprattutto grazie ad un pendio orientato verso nord che ha permesso a Spirit di superare l’inverno, nonostante i pannelli abbiano bisogno di una bella spolverata che manca ormai da 18 mesi...
È anche dal 2006 che Spirit ha una delle ruote anteriori bloccata che lo obbliga a muoversi sempre a “marcia indietro” per evitare che possa impuntarsi nella sabbia, ma nonostante questo i Driver (i piloti che li conducono fra cui c’è anche un italiano, Paolo Bellutta che ho conosciuto grazie a ForumAstronautico) riescono a guidarlo alla perfezione.
Nell'immagine una rappresentazione artistica di Spirit.
Fonte: JPL.
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