La NASA ha fatto un altro passo verso la definizione di una nuova missione destinata al pianeta Giove.
Juno, questo è il nome della missione, dovrà studiare a fondo la struttura interna del pianeta. Con una serie di 9 strumenti scientifici riuscirà a sondare attraverso la spessa coltre di nubi che ricopre Giove cercando inoltre di rilevare una eventuale superficie ghiacciata sul nucleo del pianeta. Gli altri compiti saranno lo studio del campo magnetico, del campo gravitazionale, la variazione della composizione atmosferica in funzione della latitudine e lo studio delle aurore.
Il lancio è per ora previsto per l'agosto del 2011 e Juno impiegherà cinque anni a raggiungere il pianeta gigante inserendosi in un orbita polare fortemente ellittica. Fra le novità di questa sonda c'è l'alimentazione elettrica data dai pannelli solari (3 da 2m x 9m) invece del solito generatore termoelettrico a radioisotopi o RTG.
Fra gli strumenti di bordo presenti sulla sonda ci saranno un paio di apparecchiature italiane sviluppate dalla nostra agenzia spaziale: uno spettrometro a infrarossi e dei trasmettitori radio.
Juno verrà lanciata a bordo di un vettore Atlas V-551 e dopo aver ricevuto una spinta gravitazionale da parte della Terra grazie ad un passaggio ravvicinato, si inserirà in un’orbita con periodo di circa 11 giorni terrestri.
La sua missione si concluderà nel 2018 dopo aver effettuato 32 orbite complete di Giove.
Una curiosità: nella mitologia romana Juno era la moglie di Giove.
Nell’immagine una rappresentazione artistica della sonda.
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