Il braccio robotico di Phoenix, durante il Sol 117, ha spostato il sasso chiamato "Headless" di una quarantina di centimetri, portandolo nella posizione prevista e scoprendo il terreno che era al disotto di esso.
Il braccio aveva ampliato uno scavo nelle vicinanze del sasso, approfondendolo fino a circa 3 cm per permettere al sasso stesso di scendervi dentro attraverso la pendenza di 3 gradi creata allo scopo.
“La pietra è andata a finire esattamente dove volevamo”, ha detto Matt Robinson del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, responsabile del software del braccio di Phoenix.
In foto il sasso spostato, ripreso circa alle 12:30 locali del Sol 117.
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