L’immagine ripresa dalla Surface Stereo Imager Camera raffigura il campione di suolo proveniente dallo scavo "Snow White" inserito all’interno di una cella del Wet Chemistry Laboratory, componente del MECA (Microscopy, Electrochemistry and Conductivity Analyzer). Dei quattro apparecchi sulla destra è il secondo dall’alto.
All’interno della cella il campione viene disciolto in soluzione acquosa allo scopo di rilevare nutrienti e altre sostanze chimiche.
Nel precedente prelievo sono stati rilevati sodio, magnesio, cloro, perclorati e potassio.
“Questo secondo set di analisi”, ha detto Michael Hecht del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, “ha confermato i dati precedenti”.
Nei prossimi giorni il team di Phoenix caricherà anche gli ultimi quattro forni del TEGA, per sfruttare l’energia proveniente dai pannelli solari. L’irraggiamento diurno sta diminuendo e così la potenza disponibile per il lavoro delle varie componenti della sonda.
1 commento:
Salve! La seguo da qualche mese con grande interesse. Approfitto per farle una domanda.
Di recente, la NASA ha comunicato che a settembre ci sarebbero state grandi novità sulle attività del Phoenix, ed inoltre, che di queste informazioni, sarebbe stato informato Bush che però ha smentito.
Lei, che segue da vicino gli avvenimenti del Phoenix, ha un'idea di cosa sia in realtà successo? Oppure è solo una manovra pubblicitaria, una bufala o che?
Saluti e buon lavoro.
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