Nonostante l’atmosfera rarefatta di Marte, la prima immagine allegata mostra un effetto curioso. Durante il Sol 96, è stata scattata questa foto che rappresenta un pannello solare di Phoenix che vibra nel vento del tardo mattino. È una vibrazione minima, circa mezzo centimetro d’ampiezza, ma è sintomo della presenza di una atmosfera decisamente attiva. Il vento era solo di 4 m/s (circa 15 km/h), ma l’ampiezza del pannello ha una vela notevole e quindi, anche grazie ad una certa flessibilità della struttura, si verificano questi casi di vibrazioni. Anche queste sono sicuramente delle sollecitazioni che, essendo previste in sede di progetto, non mettono a rischio l’integrità strutturale dei componenti di Phoenix.
La seconda immagine allegata è l’originale da cui è tratto l’ingrandimento del Sol precedente. Il dust devil rappresentato si trovava a circa 400 metri dalla sonda ed aveva un diametro di circa 4 metri. L’immagine è stata migliorata e colorizzata.
Questi mini-tornado si formano quando il calore del Sole sul terreno forma delle correnti ascensionali che iniziando a ruotare tendono a concentrare l’energia del vento. Quando queste correnti riescono a sollevare la polvere dal suolo, diventano visibili. Il principio di formazione è esattamente lo stesso che sulla Terra, dove a causa della presenza di un’atmosfera più densa, possono avere effetti devastanti.
La situazione degli ultimi tre Sol registrati dalla stazione meteo canadese è la seguente:
Sol 97 ... Sole ... T.min. -86ºC ... T.max. -30ºC ... Buona visibilità.
Sol 98 ... Sole ... T.min. -86ºC ... T.max. -32ºC ... Buona visibilità.
Sol 99 ... Sole ... T.min. -84ºC ... T.max. -32ºC ... Buona visibilità.
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