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giovedì 14 agosto 2008

Phoenix – Sol 76, 77 e 78.

Il microscopio atomico a scansione presente a bordo di Phoenix ha ripreso una singola particella della polvere che caratterizza e ricopre la superficie di Marte. È appena di un millesimo di millimetro di diametro ed è circa sferica. È un granello della polvere impalpabile che colora il cielo di rosa e che avvolge il pianeta in quelle enormi tempeste che periodicamente si scatenano sul Pianeta Rosso.
“Questa è la prima immagine diretta di particelle della dimensione di quelle dell’argilla e le dimensioni rispettano le aspettative ricavate dai colori dei tramonti marziani”, ha detto Urs Staufer dell'Università di Neuchatel in Svizzera, che capeggia il consorzio svizzero che ha costruito il microscopio.
“La ripresa di quest’immagine ha richiesto il microscopio con la più alta definizione mai utilizzata al di fuori della Terra e un substrato appositamente studiato per sostenere la polvere marziana”, ha detto Tom Pike dell’Imperial College di Londra. “Abbiamo sempre saputo che sarebbe stato tecnicamente molto difficile riprendere particelle così piccole. Ci sono voluti una dozzina d’anni per sviluppare un dispositivo in grado di funzionare in un ambiente polare a 350 milioni di km da noi”.
Questo tipo di microscopio a scansione permette di eseguire una scansione tridimensionale degli oggetti da riprendere per mezzo di una finissima punta montata all’estremità di una molla. Durante la scansione, le particelle sono trattenute da una serie di scanalature incise in un substrato microinciso su un wafer di silicio. Questi wafer sono stati prodotti all’Imperial College.
Il microscopio a scansione può visualizzare la forma di particelle di 100 nanometri, un millesimo del diametro di un capello umano. Questo equivale ad un ingrandimento 100 volte superiore al microscopio ottico di Phoenix che ha eseguito le sue prime osservazioni circa un paio di mesi fa. Anche il microscopio ottico ha il record di definizione per le immagini fotografiche extraterrestri con il maggior ingrandimento di sempre.
“Sono molto lieto che questo strumento stia fornendo immagini mai ricevute prima” ha aggiunto Staufer. “Questo dimostra le potenzialità del microscopio e ci permette di iniziare con esperimenti scientifici che aggiungeranno una nuova dimensione alle misurazioni effettuabili dagli strumenti di Phoenix.”
“Dopo questo primo successo stiamo lavorando sulla creazione di una raccolta di immagini della polvere di Marte”, ha aggiunto Pike.
La finissima polvere marziana è il componente che permette di legare i gas dell’atmosfera ai processi del suolo e quindi è un componente essenziale per la comprensione dell’ambiente marziano.
Le particelle viste nel microscopio a scansione facevano parte di un campione prelevato dallo scavo Snow White all’inizio di luglio.
La stazione microscopica include il microscopio ottico, il microscopio a scansione e la ruota di alimentazione campioni. Fa parte del gruppo di strumenti del MECA (Microscopy, Electrochemistry and Conductivity Analyzer).

Nell’immagine si vede lo stesso soggetto ripreso con i due microscopi e quello in falsi colori, con un ingrandimento di 200 volte superiore è il diagramma del microscopio a scansione. Il campione risale al Sol 38 ed è stato chiamato informalmente "Sorceress".
L’immagine mostra 4 fori circolari profondi solo 5 micron e la particella di un micron di diametro è stata ripresa nel foro in alto a sinistra e indicata da un cerchietto giallo.

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