La giornata non è iniziata nel migliore dei modi, in quanto la sonda orbitale che funge da ripetitore, Mars Odyssey, è entrata in modalità protetta (safe mode) e si è resettata in attesa di comandi da Terra.
Dopo una rapida riconfigurazione il controllo delle trasmissioni è stato nuovamente trasferito al Mars Reconaissance Orbiter (che aveva avuto un problema simile durante il Sol 2), anche se è stato perso un po' di tempo. Il lander aveva comunque da eseguire le istruzioni standard e quindi ha potuto continuare a lavorare indipendentemente.
Quando non riceve istruzioni, Phoenix automaticamente continua a scattare fotografie del suo circondario ad una definizione progressivamente crescente e le immagazzina in attesa di poterle inviare a Terra.
Questa giornata è stata dedicata alla ripetizione della prova di scavo del giorno precedente e la prima caratteristica notata è stata la stratificazione chiara nel terreno che si è ripresentata. Quindi la possibilità che possa essere sale o ghiaccio è sempre più fondata. Fra l'altro sarebbero due possibilità che deriverebbero entrambe dalla presenza di acqua.
Sono anche state fatte altre foto al possibile blocco di ghiaccio scoperto dai motori della sonda durante l'atterraggio.
“Il braccio si comporta in modo perfetto” ha detto Ashitey Trebi-Ollennu ingegnere del team Phoenix Robotic Arm al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena “esegue delle mosse tipo Tai Chi o Yoga per raggiungere anche la parte inferiore del lander!”
Il passo successivo è stato quello di stabilire i punti di scavo per il prelievo dei campioni che dovranno finalmente raggiungere il Thermal and Evolved-Gas Analyzer (TEGA), il Wet Chemistry Lab (WCL) e l’Optical Microscope (OM), per iniziare ad ottenere i risultati scientifici più importanti. Questi punti sono esattamente a destra del primo scavo di test. Continuando con i nomi dei personaggi delle favole, sono stati chiamati Baby Bear, Mama Bear e Papa Bear.
La zona che può essere raggiunta dalla benna di scavo è quella colorata nell’immagine qui a fianco e la zona rosa è stata assegnata allo scavo, quella azzurra è destinata ad accumulare il materiale rimosso, mentre l’arco verde è quello raggiungibile per posizionare la Thermal and Electrical Conductivity Probe (TECP), uno degli strumenti di Phoenix.
La situazione meteo sta andando verso un miglioramento con trasparenza dell’aria in aumento, temperatura massima -25°C e temperatura minima -82°C. la pressione è costante a 8,5 mBar.
Il vento su Marte è molto meno forte che sulla Terra a causa della bassa pressione atmosferica: quello che lassù è una tempesta da noi sarebbe una brezza tesa. È stato però notato un comportamento curioso del vento. Al mattino viene da sud, a mezzogiorno da nord, al pomeriggio da ovest e alla sera di nuovo da sud.
Conoscere il comportamento del vento è utile per scegliere il momento migliore per raccogliere i campioni in modo da evitare contaminazioni.
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