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venerdì 6 giugno 2008

Phoenix - Sol 10.

Un microscopio montato sulla sonda ha inviato le immagini di particelle di sabbia e polvere provenienti da un altro pianeta ad una definizione mai raggiunta negli invii a Terra. L’Optical Microscope (OM) di Phoenix ha osservato dei granelli caduti su una superficie esposta durante la discesa del Lander sulla superficie marziana. Queste immagini rivelano dettagli della dimensione di un decimo del diametro di un capello umano.
Michael Hecht, capo scienziato del Phoenix's Microscopy, Electrochemistry and Conductivity Analyzer (MECA) presso il Jet Propulsion Laboratory ha detto: “Abbiamo immagini che mostrano la diversità mineralogica di Marte ad una scala che non ha precedenti nell’esplorazione planetaria.”
Intanto da Terra hanno inviato al lander il comando di raccolta del primo campione di suolo per l’analisi da parte del laboratorio installato a bordo della sonda. Questo comando era già stato inviato il giorno prima, ma, come già sappiamo, il ripetitore in orbita (Mars Odyssey) era andato in “safe mode” impedendo l’inoltro dei comandi sul pianeta.
Il campione passato al microscopio ha 3mm di diametro e deriva da 5 giorni di esposizione al vento marziano. È stato un test per collaudare le caratteristiche ottiche del microscopio montato su Phoenix.
“Ora sappiamo che funziona alla perfezione e possiamo procedere.” Ha aggiunto Hecht “e anche se ci possono essere dubbi sulle particelle presenti in questo campione, in quanto potrebbero provenire dall’interno della sonda, il braccio robotico toglierà ogni dubbio raccogliendo materiale sicuramente non contaminato. Le particelle evidenziano una grande varietà di forme e colori, che ottengono un risultato d’insieme che appare di un rosso bruno.”
C’è chi nota una certa trasparenza in alcuni granelli, come se fossero granelli di sale. Ma è troppo presto per trarre queste conclusioni.
Dopo il guaio a Mars Odyssey si è tornati ad utilizzare il Mars Reconaissance Orbiter, ma non appena il primo tornerà completamente operativo saranno utilizzati entrambi. Ci vorranno ancora uno o due giorni per tornare alla piena efficienza.
Pare che il problema sia stato causato da un errore di memoria, cosa che era successa un paio di volte nella vita della sonda che si trova in orbita marziana dal 2001.
La situazione meteo si mantiene costante.

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