Raduno qui una serie di brevi notizie interessanti.
È stato rinviato all'8 marzo il primo lancio del modulo europeo di rifornimento per la stazione internazionale. Il motivo principale è quello di evitare interferenze con il lancio della navetta di giovedì prossimo. Ovviamente essendo un modulo di rifornimento è preferibile che raggiunga la stazione quando nessuna navetta è ormeggiata. Il conto alla rovescia inizierà venerdì 7 marzo e il lancio è previsto alle 5.24 ora italiana del giorno successivo.
Atlantis attende in rampa le decisioni finali del controllo missione riguardo una piega anomala in uno dei quattro tubi del circuito di raffreddamento. Pare comunque che il volo verrà effettuato senza modifiche e quindi senza ritardi. Il conto alla rovescia inizierà quindi lunedì alle 5 del pomeriggio per il lancio alle 14.45 ora della Florida di giovedì 7 febbraio. Per evitare eventuali problemi verrà accompagnato il tubo incriminato nella posizione di riposo durante l'ultima chiusura dei portelli da eseguire oggi domenica 3 febbraio.
In questi giorni credeva un'altra ricorrenza importante cioè il lancio del primo satellite americano, l'Explorer 1, effettuato il 31 gennaio 1958 alle 10:48 locali da Cape Canaveral. Sono passati cinquant'anni e questo era il terzo satellite inviato in orbita del genere umano. Pesava 13,9kg di cui 8,3kg di strumenti, evidentemente molto meno degli Sputnik russi, ma in questo modo gli americani avevano iniziato una rincorsa dell'Unione Sovietica che sarebbe culminata con il clamoroso sorpasso dello sbarco lunare. L'Explorer 1 rimase in orbita 111 giorni ed effettuò oltre 50.000 orbite. In questo modo l'America disse alla Russia "ci sono anch'io!".
È terminata l'inchiesta per determinare la causa del rientro balistico effettuato dalla Soyuz TMA-10 lo scorso 21 ottobre. Il problema è stato causato da un difetto di collegamento in un pannello del modulo di comando. Il malfunzionamento al computer di bordo derivante da questa difetto ha portato la capsula ad eseguire il suddetto rientro balistico che ha comportato un alto numero di g per l'equipaggio. I misuratori di bordo hanno rilevato che gli astronauti hanno dovuto sopportare un'accelerazione massima di 9g per dieci secondi invece di un valore massimo di 4g da subire con il normale rientro controllato.
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