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venerdì 2 novembre 2007

Laika.

3 novembre 1957, esattamente 50 anni fa alle 2:30 UTC, lasciava una rampa di Baikonur un razzo R-7 che portava in orbita 508 kg di satellite.
Era lo Sputnik 2 che conteneva la cagnetta Laika (il cui vero nome era Kudryavka).
Per la prima volta un essere vivente usciva dall'atmosfera terrestre ed in questo modo, l'Unione Sovietica, dava la seconda stoccata al grande nemico, cioè agli Stati Uniti.
Gli USA stavano faticosamente riprendendosi dallo shock dello Sputnik 1, quando si resero conto che lo spazio permetteva all'URSS di sorvolare il loro territorio impunemente e, volendo, lo potevano gestire per uso strategico.

La missione di Laika era, per lei, senza via d'uscita perchè il veicolo su cui era stata messa non prevedeva un sistema di rientro a terra essendo senza scudo termico.
Quindi partita per una missione suicida, il suo compito doveva essere semplicemente la sopravvivenza.
La capsula era attrezzata con delle razioni di cibo in gel per 5 giorni ed il sesto avrebbe dovuto riceverne una avvelenata, per evitarle lunghe e inutili sofferenze.
In realtà la propaganda sovietica disse che Laika visse in orbita "oltre quattro giorni", ma i fatti furono diversi.
Dati usciti dall'ombra sovietica nel 2000 confermarono i dubbi occidentali: la povera cagnetta subì forti stress al decollo e purtroppo il sistema di ventilazione e termoregolazione interna della capsula ebbe un guasto durante l'ascesa. Laika, già stremata, visse solo poche orbite e pare solo fra le 5 e le 7 ore a causa degli sbalzi termici estremi a cui fu esposta.

Divenne però uno degli animali più famosi del nostro pianeta: una semplice bastardina di 3 anni circa, recuperata in una strada di Mosca è diventato un simbolo della corsa allo spazio.


Lo Sputnik 2 rientrò nell'atmosfera il 14 aprile 1958 dopo un viaggio di 162 giorni e si disintegrò completamente.

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