Quante volte abbiamo sentito questa frase detta dal Capitano Kirk alla fine di una puntata di Star Trek? Avventure fantastiche a bordo di un'astronave bellissima, l'Enterprise, con l'equipaggio più assortito che la fine degli anni '60 potesse fornire.
Eppure storie con una credibilità pazzesca, con una pseudo-tecnologia che solo oggi comprendiamo a fondo e ci rendiamo conto fosse studiata pensando ad un futuro utopico, ma plausibile.
Talmente plausibile che c'è chi pensa che Gene Roddenberry, il Creatore di questa serie cult, potesse essere un viaggiatore del tempo che proveniva da quel ventitreesimo secolo che ci ha descritto con enorme dovizia di particolari.
Ebbene, sull'Enterprise c'era un capo ingegnere che trattava la nave come se fosse una sua creatura e il suo nome era Montgomery Scott.
Il diminutivo Scotty glielo affibbiò il Capitano, ma era diventato proverbiale il suo discutere:"Per questa riparazione mi servono almeno 2 giorni..." "2 giorni? Scotty le do 2 ore!!" "D'accordo, allora cercherò di farcela..."
L'ingegnere dei miracoli era interpretato dall'attore canadese James Montgomery Doohan e la sua tenacia ha spinto generazioni di ragazzi a diventare caparbi ingegneri. Il personaggio Scotty era invece di origini scozzesi, e gli americani lo sapevano chiaramente dall'accento che l'attore usava per interpretarlo: pare dicesse che gli ingegneri scozzesi erano i migliori.
Il 20 luglio del 2005, James Doohan ci ha lasciati a 85 anni e il 28 aprile scorso le sue ceneri (come scritto nel suo testamento) sono state inviate e liberate nello spazio.
Per mezzo di un vettore SpaceLoft XL e alla presenza di un folto gruppo di Trekkie, il nostro ingegnere capo ha raggiunto lo spazio, assieme ai resti di Gordon Copper, un astronauta del progetto Gemini.
Dopo aver fatto risalire con la fantasia generazioni di appassionati, è toccato a lui, in un ultimo, reale, lancio verso le stelle...
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