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Grazie alla costellazione di quattro satelliti COSMO-SkyMed, la Protezione Civile riesce a seguire l’evoluzione della situazione nelle zone terremotate dell’Emilia. Misurazioni successive hanno evidenziato che una vasta zona di terreno si è sollevata di circa 12 centimetri in seguito alla serie di sismi che hanno interessato la regione. Questi dati sono importantissimi per aumentare le nostre conoscenze su questi fenomeni e per identificare con precisione le zone colpite dal movimento tellurico.
La SpaceX sta continuando lo sviluppo della versione abitata della sua capsula Dragon e in una delle tante simulazioni, sono state fatte accomodare all’interno del mockup la bellezza di sette persone. Ebbene, gli astronauti hanno trovato “confortevole” la disposizione e l’assetto che si dovrebbe assumere all’interno della capsula. Ovvio che gli spazi a disposizione non sono neanche minimamente paragonabili con quelli che avevano a disposizione nello Space Shuttle, ma nel Dragon manned pare si stia meglio che in altre capsule molto più blasonate…
Un lancio cinese è stato eseguito alle 1556 UTC del 26 maggio ed è avvenuto dallo spazioporto di Xichang, nella provincia di Sichuan. Un vettore Lunga Marcia 3B ha portato in orbita equatoriale un satellite militare per telecomunicazioni sviluppato dalla China Academy of Space Technology e basato sul bus DFH-4 cinese. È stato l’ottavo lancio cinese e il ventottesimo in assoluto di quest’anno.
Sempre la Cina ha lanciato il 29 maggio dal poligono di Taiyuan un altro satellite militare di sorveglianza (classe Yaogan numero 15) su un’orbita a 1200 km di quota e 100° di inclinazione, per mezzo di un vettore Lunga Marcia 4C. Il payload è composto da fotocamere radar in grado di sondare il terreno di notte e anche con qualsiasi condizione meteorologica.
Continuano i lavori per il James Webb Space Telescope. I vari strumenti giungono al Goddard Space Center dove il grande satellite viene assemblato. Uno degli strumenti, MIRI (Mid-InfraRed Instrument), è stato trasportato dall’Europa ed è atterrato a Washington il 29 maggio per essere poi trasportato via terra. Composto da una fotocamera ed uno spettroscopio, MIRI si occuperà di cercare ed osservare la luce delle prime stelle che si sono formate nell’universo e per far questo dovrà guardare ad almeno 13 miliardi di anni luce di distanza. Il sensore, in grado di leggere frequenze con lunghezza d’onda fra i 5 e i 28 micron, deve essere raffreddato a 7 K (-266°C) e questo perché il sensore deve essere ad una temperatura inferiore rispetto all’oggetto da osservare; sarà quindi il componente più freddo in assoluto del JWST.
È stato firmato il primo contratto commerciale per il Falcon 9 Heavy, il fratello grande del vettore che ha portato in orbita la capsula Dragon. Intelsat, la più grande azienda mondiale di comunicazioni satellitari, ha comprato il suo primo volo dall’azienda di Elon Musk, un lancio che dovrebbe avvenire fra il 2017 e il 2018. Il Falcon 9 Heavy, composto da tre fusoliere affiancate del Falcon 9 (con un totale di 27 motori Merlin in accensione al decollo), permette di portare in orbita 53 tonnellate in orbita bassa o 13 tonnellate e mezza in traiettoria trans-marziana. Il lancio di test è previsto per il 2013 e questo nuovo vettore promette dei costi estremamente concorrenziali: pare che si attestino su valori compresi fra gli 80 e i 125 milioni di dollari, vale a dire circa un terzo del Delta 4 Heavy che, oltretutto, è meno potente. Se riesce a rispettare questi numeri previsti oggi, SpaceX è destinata ad un futuro estremamente brillante.
Dopo aver trascorso oltre 15 mesi in orbita sembra che sia giunto il momento per il rientro dell’OTV-2, il piccolo spazioplano automatico che ha superato tutte le previsioni di resistenza in missione. Questo annuncio rilasciato alla fine di maggio, pone fine alle dicerie che facevano illazioni sul mancato rientro del piccolo velivolo: essendo la missione segreta e dato che da tempo l’X-37B non eseguiva cambi di orbita, c’era chi affermava che in realtà c’erano stati dei problemi e l’Air Force non riusciva più a riportare a Terra il veicolo. I preparativi sono in corso e comunque la data precisa non è stata comunicata, ma è stato solo genericamente annunciato in rientro intorno alla metà di giugno. Atterrerà sulla pista in cemento lunga circa 5 km posta nella base di Vandenberg, in California.
Il primo giugno dalla piattaforma oceanica della Sea Launch è partito un vettore Zenith 3SL che ha portato in orbita il satellite per telecomunicazioni Intelsat 19. Decollato in orario alle 0523 UTC, dopo circa un’ora dal lancio il satellite veniva rilasciato concludendo così la missione del vettore. Al momento però del dispiegamento dei pannelli solari, uno dei due non si è disteso e il centro di controllo sta ancora cercando di trovare una soluzione. Non è a rischio l’intera missione, ma, dimezzando la potenza disponibile a bordo, il funzionamento del satellite non sarebbe certamente ottimale.
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[NASA] |
La NASA ha cancellato una missione: la Gravity and Extreme Magnetism (GEMS) non ha superato la fase di conferma del budget e non verrà effettuata. Il problema che ha causato l’annullamento del progetto è il solito: dopo la prima approvazione, il successivo sviluppo della sonda ha evidenziato un aumento di costi e quindi, essendo il budget NASA ormai ridotto all’osso, si è preferito annullare l’intera missione.
Nonostante GEMS facesse parte del programma Small Explorer e costasse “solo” 119 milioni di dollari (vettore escluso), l’aumento previsto era compreso fra il 20 e il 30%, ma il conseguente ritardo che ne derivava ha fatto temere per altri ulteriori aumenti. L’eventuale ok alla prosecuzione dei lavori avrebbe portato l’ente spaziale statunitense ad iniziare la parte di realizzazione vera e propria della sonda e dei suoi vari strumenti puntando ad un eventuale lancio previsto per il novembre 2014.
Peccato, un altro passo nell’esplorazione spaziale è stato cancellato con un colpo di spugna...