MSL Curiosity sta viaggiando verso Marte e ha già accumulato oltre 51 milioni di chilometri percorsi. Dalla sua posizione e sulla rotta verso il Pianeta Rosso ha iniziato l’analisi delle radiazioni spaziali che un eventuale equipaggio umano, su quella stessa rotta, potrebbe trovarsi ad assorbire. Saranno dati molto importanti, e andranno ad integrare i dati raccolti durante la simulazione Mars500, tutte informazioni fondamentali per la futura conquista di Marte.
Il nuovo vettore Taurus 2 della Orbital Sciences sta proseguendo la preparazione al primo lancio che avverrà a febbraio dalla base spaziale di Wallops Island, in Virginia e ha anche avuto l’assegnazione di un nuovo nome: si chiamerà Antares, prendendo così una sua denominazione ben precisa. La Orbital ha altri 3 vettori in produzione (Pegasus, Taurus XL e il Minotaur), ma questo in particolare dovrà occuparsi di portare in orbita la nuova capsula Cygnus che si aggiungerà ai veicoli destinati al rifornimento della ISS.
In preparazione il secondo lancio dallo spazioporto di Kourou per i vettori Soyuz. Il missile è già in rampa e il lancio è previsto per venerdì prossimo, 16 dicembre.
Lo Space Shuttle Explorer, la riproduzione in scala 1:1 presente al Kennedy Space Center, è stato rimosso dal Visitor Complex per il suo trasporto a Houston a bordo di una chiatta. Sarà esposto al Johnson Space Center, dove era situato il Mission Control che ha seguito tutti i voli delle navette. Al KSC è stato fatto posto per preparare il grande hangar che conterrà Atlantis, dopo la preparazione che sta subendo nell’Orbiter Processing Facility. L’Explorer non può viaggiare sul dorso dello SCA (il Boeing 747 attrezzato) dato che non era un esemplare in grado di volare veramente.
SpaceX ha annunciato la data del prossimo volo della capsula Dragon ed ha anche ottenuto il nulla osta per accorpare due missioni consecutive, puntando così direttamente all’attracco con la Stazione Spaziale già con il prossimo lancio, fissato per il 7 febbraio da Cape Canaveral.
Tutto pronto per il lancio della Expedition 30, in programma il 21 dicembre. Don Pettit, Oleg Kononenko e Andre Kuipers raggiungeranno la ISS a bordo della Soyuz TMA-03M dopo circa due giorni di viaggio.
Presentato un nuovo sistema di lancio satellitare denominato Stratolaunch. Su un aereo a doppia fusoliera viene montato il vettore in posizione centrale (sul tipo della combinazione SpaceShip/WhiteKnight) e giunti in quota avviene il lancio vero e proprio.
Con una apertura alare di oltre 117 metri e con sei motori del Boeing 747, questo mostro peserà al decollo oltre 550 tonnellate e avrà un’autonomia di oltre 2400 km permettendo di lanciare virtualmente da qualsiasi punto del pianeta. L’unica limitazione è una pista di decollo lunga almeno 3600 metri. Dietro a questa operazione, i cui primi lanci di prova potrebbero avvenire già fra il 2015 e il 2016, ci sono Paul Allen (co-fondatore di Microsoft), Burt Rutan (Virgin Galactic), Mike Griffin (ex amministratore NASA), Elon Musk con la SpaceX e la Scaled Composites.
Le premesse non sono male…
1 commento:
ha già accumulato 51 milioni di chilometri? fantastica la velocità alla quale viaggiano queste sonde, ed il patrimonio meccanico ed elettronico che trasportano. complimenti per il blog
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