È partito alle 1357:04 UTC dal Silo di Lancio 109/95 di Baikonur un vettore Dnepr (ricavato da un ICBM Russo SS-19).
Il carico era rappresentato dal satellite europeo CryoSat II del peso di 720 kg che ha raggiunto un'orbita a 717 km di quota.
Il suo compito è di sorvegliare la criosfera terrestre, vale a dire le zone ghiacciate, controllandone le variazioni indotte sia da cause naturali che da cause artificiali. Del costo di 187 milioni di dollari e con una vita prevista di almeno 3 anni e mezzo, il CryoSat II rimpiazza un suo fratello gemello che, partito l'8 ottobre del 2005, è andato distrutto dopo il malfunzionamento del secondo stadio del vettore. Un difetto nel software del computer di guida ha impedito lo spegnimento del motore e il distacco al termine del propellente, causandone così il rientro e lo schianto nel Mare di Lincoln.
Lo strumento primario del veicolo è il SIRAL (SAR Interferometric Radar ALtimeter) che permette misurazioni precise delle strutture ghiacciate, sia sulla terraferma che in mare. La sua precisione nel misurare gli spessori della coltre ghiacciata arriva ad 1 centimetro.
Il vettore Dnepr viene lanciato da un Silo sotterraneo dato che proviene dai vecchi missili balistici intercontinentali. Con una lunghezza di 34 metri, un diametro di 3 metri ed un peso al decollo di 211 tonnellate, questo tipo di veicolo ha delle prestazioni di tutto rispetto: accuratezza nell'inserimento in orbita +/- 4km, inclinazione dell'orbita entro +/- 0,04°, carico di g longitudinali fino a 7,5, anche se l'affidabilità è solo del 92%.
Qui trovate la scheda tecnica e il video del lancio.
Nelle due immagini una rappresentazione artistica dell'aspetto del CrioSat II.
Fonte: EADS Astrium.
Nessun commento:
Posta un commento