Era tutto pronto, tutte le stazioni del controllo missione riportavano GO, l'unica cosa che non rispettava le specifiche era il vento. Ma non il vento in quota, quello era perfetto, tenuto sotto controllo dai palloni sonda meteorologici. Era un vento teso al livello del suolo che soffiava a 27-28 nodi con punte di 32 nodi.
E' arrivata l'ora del lancio, ma il vento non mollava. Forti del fatto che la finestra di lancio durava un'ora, gli ufficiali di volo decidevano di mantenere in sospensione il conto alla rovescia a T-4 minuti, momento di normale stop del conteggio, ad oltranza nella speranza che il vento diminuisse. E per tutta l'ora il vento è diminuito, gradualmente ma costantemente fino ad arrivare al momento del nuovo start al conteggio che lo ha visto al disotto del limite massimo ammesso per il lancio. Altro giro di richieste e questa volta era tutto GO, meteo compreso.
Via, si riparte.
1 secondo dopo i computer di controllo del lancio bloccano tutto.
E' stato rilevato uno spostamento improvviso del vettore sulla rampa: lancio abortito.
Così è andata oggi: sono riuscito ad allestire lo studio temporaneo per il commento in tempo reale del lancio e chi si è collegato ha potuto soffrire con me per questo rinvio.
Rinvio causato da un vento così dispettoso da darci l'illusione di andarsene e poi ritornare nel momento meno indicato per bloccare tutto.
Nulla di grave: si ritenta domani 11 febbraio ed il lancio del Solar Dynamics Observatory è previsto alle 16:23 italiane con la stessa finestra di lancio di 60 minuti che tanto ci ha illuso oggi. Per domani invece le previsioni danno solo un 60% di probabilità di lancio, ma non per il vento, bensì per la copertura nuvolosa.
Domani non potrò fare la cronaca in diretta, ma ci saranno moltissime altre occasioni. Mi sto attrezzando per essere pronto a queste trasmissioni.
In foto l'ogiva del vettore Atlas V che contiene il satellite SDO.
Fonte: NasaTV.
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